plein sensi dì comend*iìor>e, ed aggradimento le interessanti scoperte , che riuscì all' avvedutezza vostra di fare in rapporto ai Preliminari, e future Trattative, e condizioni della Pace tra codesta Corte, e la Francia. Dettagliati ne’relativi Dispacci de’Numeri 57, $8, e nelle vostre 19 decorso, e primo corrente, egualmente pervenute a Pubblica conoscenza, gl’ importanti risultati delle destre indaginij da voi estese sopra Temi tanto decisivi per le Pubbliche cose, si rimarcano con somma dispiacenza gl’ indi») delle male impressioni, introdottesi in codesto Ministro degli affari esteri sulla nostra condotta non meno, che de’ Piani proposti a grave pregiudizio, ed offesa de’Pubblici diritti, e possessi. Degni quindi di tutta l’approvazione i zelanti riflessi, ed i modi adattati , di cui faceste uso nei ragionamenti col Ministro suddetto , e con altri individui del Corpo Diplomatico , sarà continuato merito^lclìa mostra accuratezza, e patrio fervore il progredire nel manifestato plausibile impegno ad oggetto di comprovare la ingenuità, c coerenza sempre eguale delle pubbliche massime, e direzioni , e di procurar per quanto fosse possibile di allontanare le temute conseguenze de’ motivati maneggi. Nell’aspettazione per tanto de successivi vostri riscontri, troviamo op- Ìortuno di compiegarvi in replicata la )ucale di jeri sera unita allo Species fa8i indicante le ingrate dolentissime circostanze, in cui versa in questo momento la Patria j ed a vostro giusto rimborso commettiamo al Cassier del Collegio di supplire nelli soliti metodi, e misure al pagamento del dispendio occorso tanto per 1’ andata, che per il ritorno dell’Espresso, che ci recò con opportuna sollecitudine li sopraindicati ragguagli. E delle presenti sia data copia al Cassier del Collegio per lume, ed e-secuzion. Andrea Alberti Segretario. Il sopratrascritto Dispaccio primo Tomo li. *57 Maggio del zelante Ambasciator Grimani, diretto agli Inquisitori di Stato, accelerò la caduta della Repubblica: poiché conosciuta da’Savi geniali Francesi l’importanza di alterare la Veneta Costituzione , onde non andasse sventato il gran Progetto del perfido General Buo-naparte , concepirono il diabolico disegno di far nascere la rivoluzione in Venezia, prima che concluso fosse da’Deputati il Trattato in Milano. In fatti nel giorno 9 essendo il Doge raccolto colla Serenissima Signoria, e colli Savj attuali , si presentarono i due traditori Spada e Zorzi , annunziando di aver una interessantissima Carta da presentar a Sua Serenità. Ritro-vavasi colà, nè si sà come, anche il N. H. Francesco Batta;a ; questi col K. Piero Dona fu destinato a parlamentare collo Spada , e col Zorzi, e quindi ritornati ambiduc dal Serenissimo Principe lessero le seguenti Carte. 1797. 9 Maggio. VHIet.ird (parla Tommaso Piero Zorzi,) dissemi , eh’ essendosi riferito al General Buonapartc sulle circostanze presenti, perché decidesse plenipotenziariamente sopra ogni cosa riguardante questo Governo, non può avvocare a se stesso la decisione di quest’ affare ; ed altro fare non può per garantire il Governo stesso dai mali , che gli possono repentinamente succedere per la prolungazione del blocco , per l’insurrezione degli Schiavoni, ed altro a lui noto , che suggerire a voce con il mezzo delli Mediatori Gio: Andrea. Spada, e Tommaso Piero Zorzi, d’incontrare le intenzioni del Buonapartc prontamente , e pacificamente cambiando entro d’oggi le forme Aristocratiche del Governo. Se il Governo chiederà in iscritto lumi a Vi/le-tard, il Villetard sarà pronto a com-