Memoria, chc questi prenderebbe de’ lumi necessari > e darebbe alla Repubblica Veneta una nuova prova della sua Lealtà, e Amicizia. Soggiungeva il Querini, che fatto interpellare il Direttore Carnot per sapere, se si lascierebbe in libertà il Senato di agire contro ¡Ribelli, aveva risposto ; che quando non si offendesse la Truppa Francese, ciò sarebbe permesso . Terminava poi il suo Dispaccio coll’avvertire , che il Direttorio non aveva Piano Politico, che si regolava secondo gli avvenimenti : che 1’ oggetto principale era di distaccar l’imperatore dall’Inghilterra, e di non far la Pace, che colla cessione del Belgio: che le rivoluzioni d’Italia erano fatte nascere per compensare l’imperatore; e chc le Città, e le Provincie Venete erano a ciò destinate: che Buonaparte aveva Plenipotenza ; e che perciò il Direttorio non aveva forza sopra di Lui : eh’erano necessarie precauzioni nella Dominante: che Augereau [disse , che le ricchezze de’Triestini erano passate a Venezia ec. La stretta correlazione de’senti-menti del Direttorio con quelli del General Buonaparte, e la manifesta loro mala fede, coperta col ve- lo di blande , e lusinghiere parole , ponevano il Governo in sommo imbarazzo. Tuttavia non si dipartirono i Savj dall’afferrato Sistema • Continuavansi in tanto a Verona colla maggior attività i preparativi di difesa sulla certa notizia dell’ invasione di Salò, e di Desenzano. 49 Ecco quello, che sull* argomento scrisse il Provveditor Battaja al Senato col suo Dispaccio del giorno 27 Marzo. SERENISSIMO PRINCIPE. (Occupato da’Sollevati Salò, una folla di avvisi, che inserti rassegno, l'uno dietro all’altro ricevuti, pare che confermino quello di Crema, (1) assoggettato a YV. EE. colla Lettera jeri sera, accompagnata alla loro considerazione . Concordi tutti in far sospettare, thè dopo entrati, come fatalmente sono, anche in Desenzano, non ostante la buona disposizione da quegli abitanti spiegata, nell’inserta Carta , e da noi corrisposta con l’inserta Lettera , sieno intenzionati di continuare la loro marchia verso questa parte . Incerto però il loro numero, e forza , comeché il cammino % che prender potessero, se quello di Valezzo, o direttamente per Peschiera, e imbarcandosi nel Lago a_Lazise,Malcesine,e Bardolino; abbiamo immediate in questa notte date le disposizioni tutte possibili per rispingerli su qualunque lato fossero per presentarsi. L’opera, la direzione delle prese misure è confidata al General Conte Nogarola, il quale per altro per le combinazioni di sua dipendenza dal Bavaro Elettore, non potendo figurare comparirà in àbito Cittadino, come Amico assistente d’un A/utante , chc in nome nostro rilascierà gli ordini convenienti. Il Piano, che data la verità delle notizie ricevute, ha immaginato, si é, di distaccare dal picciolo corpo diSoma Campagna ijo Fanti e 100 Cavalli con due pezzi di Artiglieria per rinforzare, e sostenere i Villici sulla linea del Mincio a Valezzo , comandati dal Brigadiere Condottiero d’armi Marchese Maffei. La sottrazione di questa Troppa, ed Artiglieria da Soma Campagna, che si riguardava (1) Questi avvisi erano prematuri. La rivoluzione di Crema avvenne soltanto nel giorno 38 Marzo, come fra poco dirò . Tomo IL G