ñaparte, cui premeva di verificare in pochi giorni il macchinato disegno di democratizzare ii Veneto Stato, dopo l'inurbana, e fiera accoglienza fatta a Lcoben , e replicata a Palma Nova , ai Veneti Deputati T divulgato a Palma stessa il suo incendiario Manifesto, si diresse frettoloso verso Treviso. AH'improvviso arrivo colà fu sollecito il Provveditor Estraordinario Anzolo Zustinian primo a visitarlo, avendo premesso i soliti uffizi col mezzo del suo Aiutante 1’ Alfiere Giovanni da Riva , a’quali fu gentilmente risposto. Vi andò tutta raccogliendo nella sua mente la serie di quanto più per le procuratesi private notizie gli era noto, che per le Pubbliche in vano implorate nozioni, le quali se precedentemente erano assai scarse, ed imperfette r se gli erano da due giorni intieramente sospese a cagione del blocco da’ Francesi formato all’intorno dell’ Estuario . Enunzia-tosi al General Buonaparte dopo i consueti Uffizi al riconfermare dc'sen tinnenti amichevoli della sua verso la Repubblica Francese, fu il Zustinian da esso iorerrotto col dire che le due Repubbliche erano in guerra, che voleva in pochi giorni distruggere affatto la Veneta, editi-timogli di partir dalla sua Residenza dentro poche ore in pena d’essere fucilato . Non era il Zustinian della classe de’ membri palpitanti della gran Conferenza . La lealtà delle Pubbliche direzioni, lo stato passivo, e precario , in cui ri il Governo, che le Provincie Venere si attrovairano da circa un anno, le sofferte sopraffazioni, e violenze diedero tema bastante al zelante ed *3* intrepido Provveditor di comprovare l’insussistenza di quanto asseriva il General Buonaparte . Soggiungendo, eh’Egli non poteva partire senza ordine del suo Governo, da cui sol dipendeva ; a tale riso* luta risposta replicò il General con aria d'indifferenza, che dunque sarebbe fucilato . Rispose il Zustinian con fermezza, che non curava la vita; ed incontrando il Dialogo col Buonaparte sostenne validamente le giuste ragioni della propria Repubblica, ribattendo co’fatti , e coi Pubblici irrefragabili Documenti , quanto il General in Capite protestava a suo carico ; e circa li fatti di Verona, e circa l’armo de’sudditi , e per la prigionia di certi abbastanza noti Individui, e pel profondamento del Legno Francese al Porto del Lido, e per eli altri infiniti lagni , che con la più raffinata malizia e con la ferocia maggiore pronunciava-A questi lagni aggiunse il Buonaparte la pretesa della testa del K. Francesco Pesaro, e di X. Inquisitori di Stato, e la minaccia di por tutto a ferro, e fuoco. Vana ogni ragionevole confutazione, che sebbene portata dal Zustinian al convincimento , non era valida con chi all*equità, alla giustizia, ed alla ragione voleva sostituita la fiera assoluta sua volontà, ed il pronto effetto dell’ingiusto macchinato suo tradimento, e Vano egualmente il rifiuto di essere apportatore di sì inique proposizioni , dimostrandosi il Buonaparte avido del sangue Veneziano offri ii Provveditor il proprio a condizione della salvezza dei-la sua Patria ; e sostenne, che ricusandolo non era Eroe il Buonaparte , quando non l’accogliesse al-