copia al Ministro di Francia quanto segue. Sig. Ministro. Nella giusta sollecitudine del Senato di far tenere al General in Capite la risposta al di lui Fo. gl io, ricevutosi questa mattina col mezzo del suo primo Aiutante Capo di Brigata Junot, si pregia di accompagnargliela , onde possa da lei essere tosco consegnata all’Uffiziale medesimo. Eguale sarebbe la premura nostra di rispondere a tutti gli Articoli contenuti nella pregiata di lei Memoria del giorno d’oggi, ma l’angustia del tempo , ci pone nell’ invincibile necessità di dover frapporre una breve dilazione alla risposta intorno di essi, potendo solo in questo momento assicurarla riguardo a quello, che più d’ogni altro ci interessa , dell’ innalterabile nostra determinazione di conservare con la di lei Repubblica la più ferma pace, e la più perfetta armonia, alla quale siamo certi, che ella sarà per continuare a lodevolmente contribuire. Rilevate inoltre con dispiacere dalla i 07 6 v‘va voce ^ suddetto primo Ajutante ' Capo di Brigata alcune lagnanze, per ingiurie sofferte sulla • pubblica strada da una Ordinanza Francese, le significhiamo d’ aver tosto prese le più efficaci misure per la scoperta dei Rei, onde poter dare ad esso la conveniente riparazione ; di che si compiacerà renderne consapevole 1' Uffiziale medesimo, e frattanto ci facciamo un pregio di raffermarle i sentimenti della particolare nostra considerazione . E del presente Uffizio, risposta alla Lettera dei Cenerai Buonaparte, e deliberazioni di questa sera ne sia data copia al Dilettissimo Nobile nostro Conferente col Ministro di Francia ad opportuno suo lume, ed in riscontro delle zelanti, ed aggradite sue Scritture, ora intese. Andrea Alberti Segretario. La Lettera del Senato al General Buonaparte, che fu sanzionata in questa sera , era la seguente: che noi inseriamo come un contrapposto all’orgogliosa, ed impu* fu "7 dente maniera di scrivere 9el Gcn. Francese. 1787. 15 Aprile in Pregaci. Ludovìcus Martin Dei forati a Dux Vene-tiarum &c. Al Generale Buonaparte Comandante in Capite dell’ Armata Francese in Italia . In mezzo al più amaro senso, che deriva al Senato nel conoscere dal pregiato di Lei Foglio, prodottoci dal suo primo Aiutante, e Capo di Brigata , introdotte nel di lei animo delle più si-nis re impressioni intorno 1’ ingenuità della nostra condotta, troviamo un qualche conforto nel vederci aperta la via di poterle pienamente dileguare colle pronte, e precise nostre risposte. Fermi sempre nel Senato la determinata volontà di mantenere quella pace, ed amieicia colla Repubblica Francese , che fu il solo scopo delle nostre direzioni, ci facciamo una vera premura anche nella circostanza presente di solennemente ratificarlo. Nè certamente una cosi aperta, e solenne dichiarazione potrà mai essere oscurai da avvenimenti, che non hanno con essa alcun rapporto. Poiché insorta la fatale , e ben innattesa rivoluzione nelle Città nostre oltre Mincio , la fede, e l’attaccamento generale d.*!Ie popolazioni verso di noi , fece Joro prendere spontanee le Armi al solo oggetto di reprimere la rivolta, e di respingere le violenze dei sollevati : per il qual unico fine implorarono dal proprio Governo assistenze, e presidi. Che se in tanto turbamento siano successi degl’ inconvenienti , essi non possono essere imputati , che alla confusione del momento ; e sono così contrari alla volontà del Governo, che colla vista d’evitarvene ogni piò rimoto perico- lo, si è perfino da noi limitato ai sudditi con recente Proclama all’ unico caso della propria difesa anche verso i sollevati l’uso dell’armi. Ma essendo pure noi su tal argomento disposti di prendere le misure tendenti a secondare li pregiati di lei desideri,