194 Nazioni, che da Noi con tanto studio si coltiva. Sopra ogni altra delle tante gravissime emergenze, che giunsero finora a turbare gli animi nostri, conoscerete di altissimo riflesso quella, che derivi dall’altra Memoria, che puie vi si accompagna, riguardante l’avvenuto nella sera de’ 20 del corrente al Lido per la violenta intrusione in quel Porto di noto Armatore Francese. Presente alla vostra cognizione il dettaglio del fatto trasmessovi colle Ducali 21 corrente rileverete dalla Memoria stessa, come sostanzialmente venga egli alterato , e a quali pretese si spingono decisamente dirette le sue ricerche fin a volere il libero ingresso in questi Porti de’ Legni »armati in guerra , che sieno coperti da Pavi-glione Francese. Anchesopra quest’inar-tend bile affare, non essendo possibile di rispondere in questo giorno, e venendo nella Memoria medesima dichiarato, che sarà dal Ministro immediatamente portato a cognizione del General Buona-parte , vi muniamo delle relative istruzioni. La Scrittura per tanto del N. H. Provyeditor alle Lagune, e Lidi vi presenterà le ragioni, sul fondamento delle quali si sono coll’ unito Decreto 7 Luglio decorso raffermate le massime, in tutti li tempi osservate, di non ammettere dentro di questi Porti alcun Legno Estero armato in guerra Relative a queste invariabili determinazioni sono state le vocali comunicazioni fatte al Ministro medesimo dal Conferente, e più precisamente se ne rese inteso il Ministro stesso coll’ Uffizio del giorno 21 corrente, al quale la risposta, che se n’ è ritratta colla Memoria 22 pur del corrente non poteva far dubitare, che il fatto fosse tanto contrario, e che le intenzioni spiegate nella Memoria del giorno d’oggi avessero ad essere tanto diverse • Conoscerà pertanto la virtù vostra , che tutte le querele e pretese contenute nella Carta stessa partono dal supposto, che ai Legni Francesi armati in Guerra non debba essere impedito 1’ ingresso , e che questo si voglia non con-uastato in avvenire« Da tutti questi lumi, e confronti siamo certi, che la vostra esperimentata desterità, e penetrazione saranno in grado di trattare utilmente, e di sostenere questo gravissimo punto, da cui dipende la tranquillità, e sicurezza della Dominante medesima : alla quale le tante sventure accadute, e minacciate ai Pubblici Stati, ci chiamano ad accorrere con ogni fermezza . E quindi vi sarà agevole di conoscere, che gli Articoli relativi al fatto del Lido, posti in campo nella Memoria, dipendono dal principio d’essersi dalPArmatore violata coll’ingresso nel Porto la costante massima di non ammettere Legni armati in guerra di nessuna Nazione,- Massima anche recentemente rispettata sulle nostre rimostranze da una Squadriglia Inglese. Camillo Cassina Segr. Nel seguente giorno 27 conoscendo i Savj le prave direzioni de’ Comandanti Francesi, i quali si disponevano a rivoluzionare le Città di Vicenza e di Padova, come non tardò ad eseguirsi, stimarono cosa prudente il richiamar a Venezia i Provveditori Estraordinari Erizzo, c Giovanelli, non che il Rappresentante di Verona Contarmi , sottraendoli dal pericolo di cadere nelle mani de'Francesi, avidi di saziare sopra i medesimi la loro vendetta. Fu perciò ad essi indirizzata la seguente Ducale. 1797-17 Aprile Mandantibus Sapientibus ; 19 detto in Pregadi. Alli Provveditori Estraordinari Giovanel-/*, ed Erizzo, ed al Pubblico Rappresentante N. H. Contarmi esistenti in Padova . Il tanto rincrescevole avvenimento , successo in Verona, e le disposizioni ostili, che tuttavia manifestano i Generali Francesi , rendendo inutile , e forse pericolosa l’ulterior vostra permanenza a codesta parte , si persuade la Pubblica providenza di commettere a tutti tre il pronto regresso alla Pa-