ì gz Esse non potevano esser più esorbitanti ; nulla ostante per salvare la minacciata strage a quella Popolazione si indussero le Cariche di firmarle con la riserva, che fossero salve le vite, e le proprietà de’Sudditi. Fu sorpassata pure questa condizione, e volendo il General Kilmaine qualificare, come assentito da loro ciò, che non era che condizionato, formò altra Carta, che pure s’inserisce. In tanto dovettero li Provveditori Estraordinarj, ed il Rappresentante sottrarsi alla furia del Popolo, e delli Francesi partendo innos-servatamente verso Padova , dove si sono rifugiati. Li ulteriori riscontri di quella Città rapportano, che sia ritornata la calma, che quattro Deputati convennero le contribuzioni di 40 mila Ducati a patto, che fossero salve le vite, le proprietà delli Cittadini, ed immune la Religione; che li Villici fossero disarmati, e rispediti alle loro case, e che la Truppa Veneta con le lor armi, e Bagagli dovessero dirigersi a Vicenza. Si teme ancora, che li Francesi abbiano costretti quegli Abitanti a cambiar forma di Governo, ed attaccarsi alli Francesi. In questo momento tutte le Popolazioni sono già disarmate, e li Villici ritornati alli loro respcttivi Comuni. Costanti, e non mai variate le Massime del Senato di non ammettere Legni armati nelli Porti della Dominante, e di Chiozza, sopra qHalche indicazione fatta dii Ministro di Francia alConferente, che spiegava per parte delli suoi Armatori una contraria intenzione, fu egli apertamente avvertito delle Massime Pubbliche in questo proposito: l’Uffizio del giorno 17 corrente, qui annesso, e la di lui risposta del giorno 19 mise in grado il Senato di non dover attender alcuna direzione contraria ahi suoi spiegati principi. Ma inaspettatamente nella sera delli 10 avvenne il doloroso successo, che direttisi al Porto stesso tre Tra-bacoli armati in corso, fu uno più ardito nell’entrare, e darvi fondo vicino all’Elaboratorio di Polvere. Col mezzo d’un Uffiziale Veneto pertanto fu eccitato a distaccarsi, ma il Capitanio vi si oppose con moka fermezza volendovi fermarsi . Cominciò anzi sul momento a cannonare una Felucca Bóchese, che sf trovava alla custodia di quel sito. Fu allora, che il Castel- lo di S. Andrea, e gli altri Legpi risposero col fuoco : fu arrestato il Legno, e l’Equipaggio, eccettuati alcuni Individui , che perirono nella mischia. Era il Legno carico di munizioni, di Artiglierie , e singolarmente di Granate, come risulta dalla spedita Relazione. Andrea Alberti Seg. Nella stessa sera fu formata risposta dal Senato al Dispaccio 21 Aprile da Saint Fait de'due NN. HH. Deputati al General Buona-parte; a’quali fu pure spedito a lume delle loro direzioni la continuazione degli avvenimenti > posteriormente alla loro partenza successi : Questa Ducale però non giunse alle loro mani se non dopo , che terminato il lor infruttuoso colloquio col Generale suddetto , erano di ritorno diretti alla Dominante, come diremo. x797. 16 Aprile jn Pregadi . Alli due NN. HH. Deputali al General in Capite Buonaparte . Un nuovo testimonio di quel Patrio fervore, da cui siete animati per il miglior nostro servizio nelle attuali difficilissime combinazioni, riceve il Senato nell’ accetto Dispaccio vostro del numero 2, segnato a Saint Fait, col quale riferite , quanto vi è riuscito di rilevare relativamente alla sparsa voce della conclusione della Pace, ed alle asserite condizioni della medesima . Rimarcandovi il Senato l’esattezza vostra, è ben sicuro , che dirigendo ogni vostro studio, e pensiero all’ importantissimo oggetto di verificare le commissioni appoggiatevi, avrete proseguito colla maggiore sollecitudine possibile il vostro viaggio , onde pervenuti al Luogo di vostra destinazione , possiate far conoscere ai General 1 Aprii* 1797. \