i58 le pacifiche mire del Senato nell’ intavolata riconciliazione col General Bnonaparie, affidata alli due NN. HH. Dona e Zustinian, come si è detto. Io parlo del disgustoso accidente, avvenuto nella sera dei 20 Aprile al Lido di San Niccolò , che secondo le trame, ordite dal suddetto Buonaparte , doveva fornirlo d’un apparante motivo , onde dichiarar la guerra all’ innocente Repubblica . Io trascriverò qui la Relazione , che il zelante e benemerito N. H. Domenico Pizzamano diresse nella mattina del seguente giorno 21 Aprile al Provveditor Generale alle Lagune e Lidi. Eccellìnza. Sempre coerente ai veri principi di buon Cittadino, c rigido esecutore de’ Sovrani Decreti mi trovo nella situazione di esporre a V. E. un esatto dettaglio del (atto seguito jeri all' imbrunir della notte all' imboccatura di questo Porto del Lido. Li replicati, e veritieri rapporti, che da qualche giorno mi si fecero , che un riflessibilc numero di 1$ Legni armati incrociava senza alcuna insegna dimostrativa della loro Nazione in questo pacifico Golfo , seguiti anche da varj altri Bastimenti, che apparivano carichi essi» pure di molta’, Truppa, avevano allarmato la mia vigilanza, allorché jeri verso le ore ventitré e mezza venni avvertito , che le sentinelle avevano scoperto tre grossi Legni armati, che a vele gonfie avevano diretto le loro prore a questo Porto. Feci spiccare nel momento due Lan-cie col solito ordine di farli retrocedere ; avvicinate al primo, che aveva esposta la Bandiera Francese, gli Uflì-ziali nostri spiegarono al suo Direttore coi modi più urbani il Pubblico divieto all’ingresso nel Porto di qualunque Legno armato di qualsisia Nazione fosse; ma ebbero l’insolente altiera rispostay che egli non si sarebbe mai adattato per qualunque costo a tal ordine , che voleva entrare assolutamente , e che era pronto a reprimere colla forza ogni minacciatogli atto di robusta resistenza per parte nostra. Vane n'escite tutte le rappresentazioni degli Uffiziali, che gli fecero conoscere la pronta adesione rei mesi scorsi a tal divieto generale, anche d’una squadriglia Inglese di' 7 Fregate, comandata dal Capitanio Teller, continuò 1’ ingresso con vele sforzate nel Porto . Fio creduto indispensabile di ordinare alle Galere, e Galeotte di far fuori le loro tende, all’Uffiziale poi di Artiglieria di questo Presidio di far duo iiri successivi di volada per avvertire li due altri Bastimenti, che susseguita-no in qualche distanza il primo di non proseguirei onde non vedere controle Pubbliche massime , e con offesa dei gelosi riguardi di sicurezza di questo Porto agglomerati in ora prossima alla notte varj Legni armati nel Porto colla lusinga, che quest’atto di legai resistenza servisse a far retrocedere anche il primo. Ottenuto l'effetto contemplato dagl’indicati due Legni , che in fatti rovesciarono di Bordo , non solo prosegui il primo Corsaro con a-perta violenza la sua corsa, ma attraversandosi in mezzo li Pubblici Legni diresse contro di essi varj colpi , che necessariamente chiamarono anche per propria difesa la reciprocità del fuoco de’ nostri durante il conflitto , che continuò per un riflessibile spazio di tempo, mantenendo sempre il Corsaro la Bandiera esposta , si abbordò esso colla Galeotta del Capitanio Viscovich ar-. mata di Bocchesi, e ch’era al suo posto sul ferro, li quali allarmati sempre più da tale manovra più che so^oetta attaccarono coll’arma bianca l’Equipaggio dell’ Armatore , e lo sottomisero prevenendo fortunatamente l’esplosione della Santa Barbara , tentata dal Capitano, e successivamentedallo Scrivano ambidue uccisi. Il Bastimento fu rinvenuto armato con otto pezzi di cannone, e quantità di munizioni , porta il nome II Liberatore dell'Italia , co-