9S Posso assicurare l’Eccellentissimo Senato , che sapendosi le intenzioni della Corre di Spagna per procurar un ingrandimento al Duca di Parma, a cui. vorrebbe far avere ancora il Titolo di Re, senza voler questo Gabinetto inasprir la Corte Cattolica con un’aperta opposizione ; sia nella Massima ferma di non voler annuire a questo progetto , e sperare altresi, che la costante direzione de’ sudditi della Repubblica possa essere forse d’appoggio alle determinazioni dell’ Eccellentissimo Senato anche su questo rapporto. Le riflessioni del Baron di Thugut parlando sopra 1’ Ipotesi enunziate furono troppo chiaramente spiegate, perchè io abbia potuto equivocare in ciò, che mi fo dovere di assoggettare alla Pubblica maturità. Quanto alla pacificazione sembra, che questa Imperiai 'Corte non più si mostri austera contro quelle Potenze, che bramavano volervi intervenire come Mediatrici . Benché non si voglia mediazione alcuna, pure si sa, che 1’ Amba-sciator di Spagna offrì li suoi uffìzj verso il Direttorio per riannodar la Pace, e che la Prussia, come accennai nell’ ultimo divoto mio Numero, si maneggia destramente per far gustare il suo progerto , sul quale però non si potè penetrare di più di quello, che rassegnai. Fu esaminato il progetto Prussiano, e dicesi, che con risposte nè evasive, uè impegnanti si tenga in lusinga la Prussia ; mentre si pretende , che l’Am-basciator di Spagna sia stato posto in libertà di scriver alcuni cenni a Parigi, ed al General Buonaparte sulle intenzioni dell’imperatore nel far la Pace. Mentre pare, che si coltivino per trarne comodo, o per ispirar idee tranquille li due sunnominati Ministri , è certo , che l’Arciduca ha pieni poteri , ed istruzioni per trattar la Pace ; e sono assicurato, che presso il Clark esista un secreto Commissionato al medesimo fine con pari poteri, ed istruzioni, il quale stà in comunicazione con l’Arciduca- Quello, che cercavasi da questo primario Ministro, che tutto dirige, si era di ottener intanto un Armistizio di due mesi per travagliare con più quiete alla Pace, ed aver opportuno tempo per unir li rinforzi all’ Armata dell’ Arciduca, e per render_ completa l’insurrezione in Ungheria, onde esser in grado di condur miglio i maneggi, ed aver tutto organizzato in caso, che fossero rotte le trattazioni. Ma si sà, che il General Buonaparte, a cui altresì il tempo è prezioso, rifiutò i’ Armistizio di due mesi, dicendo di non aver facoltà, che per la Pace ; e di fatti jeri mattina giunse il General Merfeld, il quale ottenuto avendo un Armistizio di sei giorni per venir a Vienna , e ritornare subito al Campo Francese con la risposta aveva portate delle proposizioni nuove , le quali, si diceva , che benché un pò meno dure, nondimeno fossero assai lontane da quelle esibite da questa Imperiai Corte. Da quanto si è potuto traspirare per congetture di tutti questi Ministri fora-stieri, pare, che quelle dell’imperatore senza più parlar de’paesi Bassi rendessero al ricupero della Lombardia, ed a compensi in Italia sulle conquiste fatte da’Francesi; mentre quelle de’Francesi avessero in mira la cession de’ Paesi Bassi , e della Lombardia oltre una grandiosa somma di danaro per le spese della Guerra . Inadmissibili secondo il modo di pensare, che si osserva nel Baron di Thugut, tali condizioni, dipendono poi assolutamente li modi della pacificazione dagli eventi della Guerra , che sembrano vogliersi in favor degli Austriaci da qualche dì, e dalla manifesta buona volontà de’ sudditi , tra quali li Borghesi, ed Artisti di questa Città spontaneamente corrono ad offrirsi per armarsi a difesa della capitale anche fuor delle mura; ed a quest’ora ve ne sono d’iscritti più di 6o mila: riservando li dettagli di ciò nel mio secondo Dispaccio di questo giorno con le altre notizie correnti, cade al proposito degli eventi delia guerra 1’ avvenuto nel Tirolo, di cui jeri ne vennero le notizie pubbliche col Biglietto di Corte , che ^assegno col Num. i , da cui si vede , che cacciati li Franceu %