178 rale Chabram , come vorrà egli pure rilasciare ordini egualmente precisi alle sue Truppe ne’Castelli i>. Pietro , S. Felice, e Castel Vecchio, e fuori al Campo. Se attesa la circostanza di trovarsi il Popolo in fermento, e disperso, gli ordini non potessero pervenire sul momento a tutti gli Abitanti, e sortisse qualche colpo di fucile , questo non porterà alcuna conseguenza, e la sospensione d’armi, e la trattazione avranno a continuare, ec. Verona 1797.13 Apr.ore 17cmezza. A questa lettera replicò sul momento il General Balland colla seguente, con cui fissò il luogo, C l’ora del colloquio. Eccola. ARMATA D’ITALIA. Dal Quartier Generale della Cittadella di Verona . Lì 4 Floreal anno j della Repubblica Francese una ed indivisibile . il General dì División Balland. Alti Signori Provveditori, c Podestà di Verona . Signori. Tradii- Ricevo con piacere la proposizione, lione , che mi fate d’un accomodamento. In conseguenza rilascio gli ordini necessari, perchè abbia a cessare ogni ostilità da mia parte, e prego nel tempo stesso li O/fiziali Generali di portarsi qui domani mattina . A quell’ora io attenderò il Parlamentario, che volete inviarmi, e frattanto mi lusingo , che questo mezzo servir possa a ristabilire tra noi quella buona armonia, che precedentemente esisteva. Vi prego ancora a voler far giungere le occluse Lettere al loro destino. Salute, e Considerazione. Balland. Sull’appoggio delle franche , e lusinghiere espressioni di questa lettera si promettevano i Provveditori Erizzo e Giovanelli, non che il Capitanio Vice Podestà Contari-ni di poter felicemente conchiudere una onorevole conciliazione . Pensarono quindi alla estesa d’ una Carta , in cut compilarono quegli articoli , che erano analoghi all* bramata pacificazione. Questa Carta, servir doveva df norma al Veneto Parlamentario fu la seguente. Verona 21 Aprile 1797. Ferma, ed innalterabile la Massima della Veneta Repubblica di mantenere religiosamente osservatala vigente Neutralità con la Repubblica Francese , e coerente alla medesima la volontà , ed il desiderio delle Cariche di Verona , rappresentanti il Governo stesso, si determinano queste dietro le lodevoli manifestazioni del Signor General Francese Balland di 'proporre li modi più opportuni, ed amichevoli ! per far cessare quelle reciproche ostilità , che ebbero origine da accidentali, ed imprevisibili cause , e si lusingano in pari tempo, che per reciproca quiete, e per la continuazione della prima buona intelligenza il General medesimo sarà per concorrere agli infrascritti Articoli. Primo. Che l’attuai numero di Milizie Francesi continui a stanzionare nelli tre Castelli S. Pietro, S. Felice , e Castel Vecchio con la solita Guardia Veneta. Secondo. Che per la reciproca quiete si tengano per ora le Milizie Francesi entro li Distretti de'Castelli medesimi, riservandosi le Cariche di combinar il momento, nel quale senza pericolo d’ inconvenienti possano li Francesi conservare in Città. Terzo. Sarà somministrato ai Francesi rutto il bisognevole come prima delle ostilità. Qjtarto. Saranno da’Francesi licenziati li ritenuti Uffiziali , Soldati, e Villici della Repubblica, c saranno dalle Rappresentanze del Veneto Governo licenziati parimenti altrettanti Francesi di pari grado, e qualità. Quinto. Li restanti ritenuti Francesi si faranno al primo momento passare fuori della Città di Verona, e saranno consegnati a qualche Corpo di Truppa Francese , o in qualche luogo , dove essa Truppa stazionasse, come sarà più opportunamente convenuto.