giungere il Foglio, che ci onoriamo di assoggettare alla Pubblica autorità. Mostra in esso sorpresa per il fato di Ca-srelnovo . (i ) Dice, che spediva sulla faccia del luogo per far cessare, e reprimere il disordine, e che quanto alla Lettera scrittagli in jeri il Comandante Beaupoil ci avrebbe significate le sue intenzioni ; giachè era egli obbligato di montar a Cavallo per andar alla scoperta del Nemico. Venne egli in fatti a vederci, e per non abusare soverchiamente della tolleranza dell’Eccellentissimo Senato , ci restringeremo a brevemente rassegnare la sostanza del suo discorso fattoci in mezzo alle più ampie proteste di amicizia per parte propria, e di desiderio di mantenere la miglior armonia : disse, che trovava ragionevole per canto nostro la Lettera, che scritta avevamo al General Balland; che lui stesso riguardava come misterioso il contegno de’ Comandanti Francesi oltre Mincio, che certamente non potevano aver agito senza gli ordini del General Buonaparte,- che per altro nè egli, nè il General Balland avevano ricevuto alcun ordine per tenere una condotta analoga a quella de’Comandanti predetti; aggiunse, che esso Generale non poteva far alcuna risposta categorica al nostro Foglio, poiché destinato da due giorni il General Kilmaine al superiore comando della Lombardia non solo, ma delle Truppe Francesi sino alle rive dell’ Adige, e del Po, spettava a lui il far- lo, che perciò ci consigliava di scriverli sul proposito , considerandolo anche come uomo di onesti principi. Era appena partito il Beaupoil, quando abbiamo venerata l’ossequiata Ducale relativa agl’intavolati maneggi. Sospeso perciò ogni ulterior pasto verso il Kilmaine predetto su tale proposito, cre- (i) Si rifletta bene al discorso del Si nono Francese Beaupoil, e poi si dica, che la perfidia de’ Comandanti Francesi non era la più esecranda, e <1 i cui non ci somministra esempio la storia deile più barbare Nazioni. E-rasi già da essi deliberato di bombardare, e devamo pure di ben servire agli ossequiati comandi, espressi nella precitata Ducale, dirigendoci anche ad esso lui, come superior Comandante per procurare, che durante l’incamminata trattativa con il General Buonaparte, insister non abbia per il disarmo de’ Villici. Intanto non saranno intermesse dal zelo nostro tutte le cure per render adempiti i Sovrani precetti, e per contenere i sudditi nella prescritta Neuttalità non meno , che su tutti gli altri rapporti al nostro uffizio commessi. Grazie. Verona 16 Aprile 1797*ore 8 e meiza. Iseppo Giovanili Prov. Estraor. Alvise Contarini Cap. V. Podestà. In questo precario stato ritrova-vansi le cose a Verona mercè 1’ inesprimibile mala fede de’Comandanti Francesi, quando i Savj nel giorno 17 stimarono bene di far giungere a'due NN. HH. Deputati Dona e Zustinian , già incamminati alla loro destinazione presso il General in Capite Buonaparte le due seguenti Carte a norma delle loro politiche trattative: era Savio in settimana il N. H. £. Antonio Ruzzi ni. 1797- *7 Aprile in Pregadi. Al General Buonaparte Comandante in Capite dell’Armata della Repubblica Francese in Italia. Destinati i diletti Nobili nostri Francesco Donado , e Lunardo Zustinian , Cittadini forniti di virtù e di esperienza , a trasferirsi presso la pregiata di Lei persona , onde verificar« gli oggetti importanti , espressi nel nostro foglio dei 15 corrente, li accompagniamo colle presenti ben sicuri, che ver- cannonare nel seguente giorno la Città di Verona , e pure parlano di amicizia ,