Sisto. Non passeranno per Verona1 Truppe Francesi, ma occorrendo loro di passar l’Adige, sarà costrutto un apposito Ponte. Settimo. Le Truppe Francesi sema reciproca intelligenza non potranno avvicinarsi a Verona in prossimità di miglia dieci. Ottavo. Attesa la voluta pontual osservanza della Neutralità non potran-no le Truppe Francesi, dipendenti da detto Generale , o da altro Coman-dante .in sua vece proteggere, e spalleggiare gl’ Insorgenti nel Dominio Veneto. Dietro questo Dispaccio nel seguente giorno 24 di Aprile altro ne diressero le Cariche al Senato, in cui manifestavano il loro fondato timore di non riuscire felicemente nell' intavolato maneggio ; esso fu concepito in questi succinti periodi. SERENISSIMO PRINCIPE. JLìA speranza di una conveniente definizione degli affari molestissimi , che turbano gli animi nostri, la Pubblica , e privata tranquillità, si diminuisce ad ogni momento. La marchia del Generai Viftor per riscontri avuti dal N. H. Rappresentante di Padova con 6000 d’infanteria, e 1000 di Cavalleria, e »0 Cannoni oltre quelle accampate fuori delle mure, e nei Castelli, le nuove della Pace, di cui s’ ignorano le condizioni, sono le caosc, che fanno trepidare il nostro cuore sull’esito dei-delia Negoziazione . La sola nostra lusinga i fondata sulta possibilità, che fra le condizioni della Pace vi possa essere la restituzione della Lombardia a Sua Maestà Cesarea. Questa non è a nostra notizia ; ma conosciamo troppo fondatamente la debolezza, la disorganizzazione delle nostre difese, l’impossibilità di sostenerci senza un sagri-£zio deciso, massime ora, che i Villici sono disarmati, come ne abbiamo moltiplicati rapporti, e come era ben ragionevole di prevedere. Si studierà il *70 possibile perchi! le condizioni srcno le* migliori alle circostanze; ma certo non «! nemmeno sperabile, non che possibile, l’acccttazione di quelle rassegnate .1 VV. EE. in /eri sera. Il Sargen-te Generale Strafico fu colpito dalla Gotta, ed in sua vece abbiamo appoggiato l’importante affare per voce universale al veramente benemerito Circo*-spetto Segretario San/ermo, unitamente al Conte Francesco Emilj, e Dottor Garaveta. Grazie. Verona 14 Aprile 1797. Iseppo Giovanclli Prov. Estraor. in T, F: Niccolò Erizzo I. Prov. Estraor. in T. Fv Alvise Contarini Cap. V. Podestà » Abbiamo veduto di sopra, che sin dal giorno 18 Aprile il N- H. Provveditor alle Lagune e Lidi Zu-sto colla sua Scrittura accennato aveva al Senato la necessità di creare una nuova Carica, la quale vegliasse all’interna custodia della Dominante. Accolse il Senato il di lui suggerimento, e nell’adunanza della sera 21 Aprile decretò, che fatta fosse elezione per scrutinio di un onorevole Nobile di virtù, ed esperienza col titolo di Deputato all' interna Cuttodia della Città, il quale dovesse dipendere dal Provveditor alle Lagune e Lidi r, e passare di opportuno concerto col Luogo-tenente Estraordinario N. H. Con-dulmer per la configurazione di que’ mezzi, ed espedienti, che si rendessero necessari. Fatto lo scru. tinio si ritrovò eletto il N^H. Niccolò Morosini quarto . Siccome egli ritrovavasi sopra Treviso in una sua Casa di campagna, cosi nel giorno 23 il Provveditor alle Lagune li spedi un’obbligante Lettera, chiamandolo a Venezia. Accettò il N. H. Morosini l’incarico , pronto a servire, come fece, senza alcun Pubblico aggravio, Z z