\ suor e Generali, e Ministri ; giorno in cui figli ribelli, sconoscenti, e perversi consumare dovevano dopo tanti delitti di cabala, di spergiuri , d'intrighi y e di fellonia l’orrendo Parricidio del loro Principe, e Padre; giorno, in cui si re-sero illusorie e vane le tante Parerne sollicinidini del Senato, e 11 tanti grandiosi dispendi pel corso di 11 Mesi T diretti a fine solo di preservare incolume l’inconquista-bile Sovrana Sede del Principato 'r giorno di lutto, di orrore, e di a-maro pianto per tutti i buoni, di esultanza e di tripudio estraordinario per quegli pochi scellerati e Savi, e Patrizi, e Comandanti , e Cittadini, e Popolari, che anelavano alle strage, alle rovine , ed alla d^J^i^ae della loro Patria; giorno finSfn^^^J^^ui Venezia, Vereine 1 m m acolatay^y n t i Secoli, doveva divenire la sventurata Prostituta della più infame Canaglia , e della più abominevole Nazione dell’ Universo . Tale in fatti fu il giorno 12 Maggio 1797-Vegliavano gl'iniqui al compimento delle loro trame ; laonde di buon mattino i due Conferenti Dona , e Battaja avanzarono alla Sereni*, sima Signoria la seguente artifizio-sa Scrittura. SERENISSIMO PRINCIPE. ^^.Lle ore sette di onesta notte fui svegliato io Francesco Battaja da Gio: Andrea Spada, venuto a comunicarmi di commissione del Segretario della Le- fa7Ìone di Francia un articolo della .ettera del Banchier Haller a Lui spedita per Espresso da Milano , e un’ora dopo lo stesso Spada per l’oggetto medesimo si portò da me Pietro Don.ì. La Lettera predetta, da noi veduta 167 nel suo Originale colle marche a Stampa della Repubblica Francese, conteneva altri propositi estranei a quest’ argo» Maggio mento, e però abb:amo eccitato il Spa- 1797. da a procurare, che lo stesso Segretario facesse pervenire a Noi un Estratto di tale Articolo accompagnato da un suo Biglietto. Lo abbiamo ottcnuro, e lo P’esentiamo a V. Serenità, cd a VV. EE., ben esigendo la sua importanza, che giunga a cognizione del Serenissimo Maggior Consiglio, a cuida questa Carta risulterà un documento non dubbio delle intenzioni del General Buonaparte. Grazie. Venezia 12 Maggio 1797. Piero Donado K. Conferente. Francesco Battaja Conferente. ìf'HUtarJ, al CavaHcr Don'i, e Barraja. 10 devo farvi tenere l’Estratto d’una Tradu-Lettcra, che io ricevo sul momento dal z¡0ne. Cittadino Haller sopra le circostanze attuali della vostra Repubblica.- eccola. Gli affari erano disperati al mio arrivo , essi si sono riaccomodati di poi, se v’è un mezzo di stabilire un Governo Rappresentativo , ciò che mi pare incompatibile con dei diritti Ereditar;, come sono quelli della Nobiltà Veneziana , sarà salvato non solo, ma benissimo provveduto . I Deputati non vogliono intendere la possibilità di questa soppressione : io ho loro annunziato r che se essi non ¿ possibile , noi verremo ad eseguirla : ecco come sono ridotte le cose qui . 11 General trattando Venezia generosamente non cederà sopra la Democratizzazione del Governo, e siccome non ama le lunghezze, lo farà Egli medesimo , se i Deputati non sanno prender il loro partito, io ho della pena a farlo loro comprendere. Dimmi ciò, che ha luogo, affine che io possa fare conoscere al General in Capite lo stato di Venezia per i maggiori dettagli. Salute. Milano 21 Florea!. Per Copia conforme. Venezia 23 Fioreal. WilJetard - L 1 »