FAntemuraic della quale, cioè, la Laguna , adottate che sieno le suindicate providenze, credo a sufficienza munita, e difesa . Parlando dunque della Dominante , Sede del Governo, e che deve in conseguenza interessare eminentemente le cure di V. Seteaitì, la sollecitudine de’ Cittadini, che sono destinati a custodirla , e difenderla , e la cooperazione, e l’impegno vivo, ed animato di tutti gli Abitanti, umilierò, che nel centro di essa, ed a garantirla da tutte le ingiurie de’ nemici stranieri non si trova in presente diviso in alcuni appostamenti che un solo Corpo di do» Naziona- li circa avanzo dei 2000 circa , che in obbedienza alle recenti Sovrane Deliberazioni sono stati spediti in Terra-Fermi . Il ridurre però questa Cittì, collocata nella piò felice situazione, e da tanti Secoli tranquilla, e senza suspizione di esteri insulti, ora che si dubita , che possa esser attaccata, che Iddio noi voglia, in istato di difesa, ed in Piazza d’armi , se è per una parte difficile, non è per l’altra , che non si riconosca in queste circostanze incerte, ed oscure indispensabile, e necessario. Dietro però alla massima prudente, presa da V. Serenità, di voler con l’Estuario difesa anche la Dominante, mi trovo nel preciso dovere d’ umiliare quelle predisposizioni, che devono esser fatte, onde abbia un utile effetto la Pubblica volontà spiegata in questo proposito. La provista abbondante di generi di Vittuaria, non suscettibili di facile corrompi mento, e speziaU mente di Biade, e relative Macchine per la Macinazione in questa Città, onde non manchi la Popolazione nel caso possibile di uit blocco dell’occorrente al di lui mantinimento. Non è per questo nuovo il pensiero , poiché fu già incaricato sopra questo essenziale Articolo da precedenti Delibe-razioni il N. H. Commissario Pagador, al quale pttò, facendosi in presente pii angustiose le circostanze, vorrà l’Eccellentissimo Senaro rinnovare le sue coiti-missioni non disgiunte da quelle , che *55 possono riguardare la sicurezza della provenienza di acqua dal fiume Brenta, e dal Sile; un acquisto generoso d’armi da fuoco, delle quali spezialmente scarseggia la Casa dell’Arsenale, non ritrovandosene al presente che 7000 circa , colle quali si deve supplire alle giornaliere esigenze, all’armo della Truppa chiama'a dall’ Itala , e dalla Dalmazia , a quel numero maggiore, che fosse creduto di aggiungere in seguito, e all’armo della Popolazione, quando si voglia, come è indispensabile, eh’essa pur cooperi alla difesa propria, che è quella del-la Capitale^ In tanto ho creduto opportuno dì proibire con espressi ordini ai Schioppeteri , Spadari, Strazzaroli, ed agli Ebrei la vendita fuori della Città d’ogni sorta d’arma, incaricandoli ancora di riferire li nomi de’ Sudditi abitanti di questa Città, che ne volessero acquistare , e ciò fatto , dopo aver ordinato anche alle Dogane, che non sieno spediti fuori di Stato, e per la Terraferma simili generi. L’ammasso di nuova Truppa da chiamare dalla Terraferm», dall’Istria, e dalla Dalmazia. L’approntamento sollecito di munizioni da guerra d’ogni genere , e la raccolta abbondante di Ferramenta , e Legnami occorrenti a tante militari operazioni. Come però tutte le disposizioni relative a questo grande og-etto esigono una moltiplicità immensa i cure, ed una sopravveglianza continua , perchè sieno eseguite le relative providenze , eJ una disciplina , onde mantenere un desiderato buon ordine di cose , che saranno fissate , così trovo impossibile, che io possa accudirvi, o che vi accudisca il N. H. Luogotenente Estraordinario , bastantemente occupato ne’ moltiplici importanti rapporti della Flottiglia, e nella generalità dell’ esecuzione, non che nell’uso, e direzione delle forze tutte disposte per 1’ E-stuario. E siccome per piantare, tener in di-sciplna, e dirigere tutto ciò, che si rendeva necessario alla custodia dell’E-stuario, si è dalla matura Sapienza dell’ V 1