111 sfro, ma come Amico mi consigliavi piuttosto di negoziar con Esso, che di fargli resistenza. Benché conosca q ianto tenue sia in mezzo alle stringentissime circostanze, che da ogni parte ci opprimono, il risultato di un ta! abboccamento , pure non ho creduto di differire un istante a rassegnarlo alla Pubblica maturiti, dovendo pei& prevenire l’Eccell. Senato, che nè per li discorsi del Genera! Ba-raguey d’Hl’.iers, nè per quelli de'Ministro , benché apparentemente amichevo- li , e cortesi, nessun sollievo ha potuto risentire l’abbattuto mio animo, come son certo di non poterne alcuno recare all’ Eccellentissimo Senato , la di cui e-simia prudenza, e la troppo trista esperienza in questo corso di cose conoscerà non poter fare alcun fondamento sopra le parole j massimamente quando sono contraddette da fatti troppo manifesti. Grazie. Ven. 29 Aprile 1797. Francesco Pesaro K. Proc. Conf. Sin dal giorno 17 i Savj con un loro Damò, diretto al Provveditor alle Lagune e Lidi, ordinato avea-no le più sollecite misure per 1’ imbarco, e trasporto alla Dominante delle Truppe, che formavano il Presidio di Padova : c per far tradurre tutte le Barche, che si ritrovassero nella Brenta, e nel Canale di Mestre. Fu dunque laudato in questa sera il detto Damò dal Senato: Esso era concepito in questi precisi termini. 1797. 19 Aprile tv Preoadì. 17 detto Af. M. S. S. E DamA: diedro i riscontri pervenuti dal Pubblico Rappresentante di Padova della marchia verso questa Parte della Truppa rum,che esisteva di presidio in quelli Città , resta commesso al N. H. Provveditor alle Lagune e Lidi di prendere le necessarie disposizioni , orde sieno approntati sollecitamente gli occorrenti imbarchi per il trasporto della Truppa medesima alla Dominante. Si darà pure il merito di rilasciare gli ordini opportuni , affinché le Barche tutte di qualunque genere , che si attrovano lungo la Brenta , a Fusina , ed a Mestre sieno con prontezza ritirate, e ridotte a questa parte. Valentin Marini Scgr. Più importante fu tuttavia i\ Damò di questa sera, con cui nella più ampia, e solenne forma veniva raccomandata al Provveditore suddetto la tranquillità all'interno, la vigilanza, e difesa all’esterno, ed in fine con riflessibile Damò s’ implorava l’assistenza degl’Inquisitori di Stato, a’quali si raccomandava di vegliare sopra tutte le Figure Mar in*, e Militari a salvezza della Patria. «797- *9 Aprile in Pregadi.^ E Damò , le sempre più dolentissime , ed allarmanti circostanze , nelle quali