Nessuno de’ componcnii la Conferenza rispose appositamente al prò« getto del K. Dolfin : e il K. Pro-curator Antonio Cappello rispose solo ridendosi di si puerile suggerimento; gli altri a parlar si misero sul primo, e principaloggetto, proposto dal Doge, cioè sul modo di presentar lo stato infelice degli affari al Maggior Consiglio, e con ciò mostrarono la lor indifferenza sul Progetto Dolfin. Il K. e Procurator Francesco Pesaro , il quale vedendo, che da' Savi raggiratori si sfuggiva l’ingerenza , e giudizio del Senato, incominciato avea a conoscere il pericolo imminente, che soprastava alla Costituzione della Repubblica, autorizzando i due Deputati a trattare , e convenire col General Buo-naparte, dolerne all’estremo dichiarò l'inutilità di qualunque progetto da quello in fuori della difesa , e della tranquillità, che mantener si doveva nell* interno della Capitale; insistendo sulla necessità di cercar tutti i mezzi, i più adattati ad allontanare le ostilità de’ Francesi, i quali avevano deliberato fermamente di voler vendicare il sangue del Laugier, come poteva testificar ei medesimo dalle replicate Conferenze , avute col Ministro Lallement. Il K. e Procurator Antonio Cappello con brevi accenti espose; che era oscuro l’Orizzonte Politico, che ignoto era il Trattato di Leoben; e che perciò non conveniva allontanarsi nè troppo nè poco dalla Mas-¡ima di difesa decretata tante volte dall'Eccellentissimo Senato. Dietro a ciò si dovevano leggere delle Carte; si lessero, e dovea Tomo U. 217 il Doge proporre il modo ricercato ; ma i Savj usciti per lungo tratto hanno raggirato i loro discorsi sulla lettura delle carte, scritte dal Ministro Lallement, sulle notizie arrivate dalla Terra-Ferma dell’avvicinamento de’ Francesi a Venezia, e sulla persona, che presentar dovesse il vero Quadro delle cose al Maggior Consiglio ; e quindi pro-ponerne la Parte, che autorizzasse i Deputati ad un Trattato. Siccome per legge fondamentale della Repubblica non poteva proporsi, e ballottarsi r.el medesimo giorno una Parte del Maggior Consiglio, ma solo giorni il dopo ; così grande era l’imbarazzo de' Savj Corifei della Rivoluzione sul giusto timore, che dando luogo al maturo ridosso del corpo Patrizio, la Parte fosse rigettata con ¡sdegno, e si raffermasse anzi la Massima salutare di Difesa voluta dal Senato. Conoscevano perciò la necessità di sorprendere quel Sovrano Consesso . In mezzo ad un tanto imbarazzo il N. H. Zaccar/a Valaresso suggerì, che essendo privativo privilegio del solo Serenissimo Doge il poter proporre, e far ballottar sul momento qualunque Parte, ei solo dovesse e far il Quadro al Maggior Consiglio, e proporre la Parte da spedir a’ Deputati . Accolto fu con esultanza il suggerimento Valares. so da’ Savj raggiratori suoi colle-hi , secondati da’timidi , ed im-ecilli . Ma in questo frattempo (era già scorsa qualche ora della notte ) si ▼¡de in gran fretta a consegnare nelle mani del Savio alla Scrittura Iseppo Priuli , e da questo a quello di Settimana Alessandro Mar-