signò il Trattato senza nemmeno • far cenno del medesimo ; ciò che invalidava la sottoscrizione de’Veneti Comandanti. La Capitolazione da lui orgogliosamente dettata fu la seguente. ARMATA D’ ITALIA. Dal Quartier Genera! della Cittadella di Verona li 6 Florcal alle ore j dopo il mezzo giorno, anno j della Repubblica Francese ima ed indivisi* bile. Il General Divisionario Kilmaine Comandante in Capo la Cavalleria dell'Armata, la Lombardia, ed il Mantovano. Dietro 1' adesione del Governator di Verona alle condizioni preliminari , che gli furono imposte oggidì, è stato convenuto ciò, che segue per la lor esecuzione. Tutti i Francesi usciranno fra mezza notte, c due ore per la Porta S. Zeno, e saranno scortati dalla Truppa Veneta, cherientreràposcia nellaCittà. Gli ostaggi si renderanno gli ultimi, e con essi i Provveditori, che saranno accompagnati dalla metà della Veneta Guarnigione tanto Cavalleria, che Infanterìa, che deporrà allora le armi, e rientrerà nel CampoFranceie. L’ arrivo de’ Provveditori , e degli ostaggi sarà annunziato da un Trombetta mezza ora prima. Gli ostaggi sono i Signori provveditori Giovanelli, Erizzo, Giullari, Emi-Ij, il Vescovo, Maffei , quattro Fratelli Miniscalchi, Filiberi, due Fratelli Carlotti, Sanfermo, e Garavetta. Se non fosse possibile ritrovare iSignori Maffei e Miniscalchi, sarà loro rimpiazzato un numero eguale de’principali abitanti della Città. I paesani evacueranno la Città a piedi, lasciandovi tutti i Fucili di munizione avanti 9 ore della sera di domani 6 del corrente. Si previene, che si farà fuoco sopra ogni Carrozza, Uomo a Cavallo , o Convoglio qualunque, che uscisse dalla Città fino a nuovi ordini. Convenuto, che il Govcrnat re ade; * rirà a tutti i mezzi, che sono in suo potere per rimettere tutte le armi del. fa piazza, fucili; materiali d’Artiglieria, e Munizioni si da guerra, che da bocca all’Armata Francese, e che gli cederà la porta S. Zeno subito dopo 1’ tscita de’paesani. Per facilitare l'esecuzione de'presenti Articoli vi sarà sospension d’armi fino a domani alle ore 9 della sera di Francia. Kilmaine General Divisionario Co* mandante i paesi conquistati d’Italia. Segnata da’ Parlamentarj la Capitolazione 1’ accompagnarono con lunga Lettera a’NN. HH. Provveditori . Questi dopo i più maturi riflessi stimarono di non sottoscriverla , e di allontanarsi dalla Città, lasciando a* Provveditori di quella sventurata Popolazione la libertà di prendere quelle misure , che giudicassero più acconcie al loro interesse . Seguì di fatto la partenza delle Cariche tutte in quella notte del giorno 24, e giunte appena a Padova spedirono al Senato il seguente Dispaccio . SERENISSIMO PRINCIPE. jAlLU comparsa del N. H. Provvedi, tor Estraordinario in T. F. Eiizzocs- APri*c sendo ancora vigente qualche lusinga 1?97’ di componimento fra i Comandanti Francesi, possessori di que’Castelli, e gli Abitanti della Città stessa, e ri. sultati da’nostri con vantaggio più attacchi nella giornata dei n, c 1} cor. rcnte , le Cariche Fstraordinarie, il N. H. Capitanio, li Rappresentanti il Corpo Civico unitamente ai Capi del Popolo, e delle Arti di unanime consenso riputarono dietro anche le Pubbliche Commissioni di profittare delle disposizioni a un Parlamento , manifestate dal lialland per mezzo del General Conte Nogarola. Furono a tal oggetto perciò estesi alcuni Preliminari .articoli, già soggec.