zione del N. H. Prov. Estraordinario Francesco Battaja . Quest’infame impostura, tutta opera de’ Fran. cesi, e su cui e Francesi, ed Italiani rigenerati menarono tanto rumore, merita d’essere dilucidata. Ecco pertanto la Lettera del Colonnello Carrara Governator di Peschiera al N. H. Prov. Estraordinario Giovanelli. Ili ed Eccell. Sig. Sig. Vaironi Col. Ih questo momento vengo a scuo-prire una insidiosa trama, che mette in compromesso i Pubblici eminenti riguardi di Governo; e che io assoggetto alle sapientissime considerazioni di V. E. Due carte, spedite da Bergamo da un Generale di Cavalleria Francese a questo Comandante; l’una, che io la credo apocrifa, e l’altra mendace, ed esagerata, mettono in allarme tutta la loro Nazione . Contiene la prima la copia d’un Proclama a stampa dell’Ec-cellentissimo Prov. Estraordinario Battaja in data 21 Marzo , firmato dal Cancelliere Gio: Maria Allegri , con cui autorizzando quei sudditi a prender le armi contro ì Ribelli, insinua loro di opponersi anche contro i Francesi, dicendo, che essi sono un’Orda san. guinaria, che conculcando la Religione, hanno violati i sacri vincoli della Neutralità, che non temano, perchè inviluppati dagli Austriaci tanto nclTr-rolo, che nel Friuli, non sperano risorsa ec. La seconda è una Lettera dell* accennato Generale , che dettaglia un fatto seguito nel Bergamasco con due mila della sua Truppa contro 10 mila Paesani armati , che sbaragliati dalla sua Cavalleria ne ha fatti 4 mila Prigionieri , e che va ad inseguire li fuggiaschi , che si ritirano verso Salò . Questi a un dipresso sono li sensi di queste due Carte incendiarie , delle quali se ne formano molte copie per spedirle al General in capite, al Quar-tier Generale in Mantova, ed a tutti li Comandanti Francesi nello Stato Veneto . sy 10 ho cercato con qualunque csborso di averne le copie, né mi è riuscito; solo ho potuto riassumere, quanto ho riverentemente esposto a V. E, , da chi le ha lette, e che fedelmente me lo ha riferto. Supplico V. E. di riscontro alle mie Lettere , onde sia certo del loro destino, raffermandomi frattanto col più profondo ossequio. Peschiera 7 Aprile 1797, alle ore 17. Umiliss. Divotiss.Osseq. Servitore Coll. Gio: Antonio Carrara. 11 Proclama Battaja, che il Colonnello non potè avere nemmeno con qualunque esborso , e che il zelante Provveditor Giovanelli dimandò più volte in vano al Francese Generale Beaupoil, come abbiamo veduto, fu diffuso in tutti i Fogli della rivoluzionata Italia, e segnatamente nel Num. 79 à' 5 Aprile del Termometro Politico della Lombardia, e nel Num. 30 del Monitor Bolognese, e vengono attribuite all’infame Carta tre date diverse, vale a dire, 21, 22, e 28 Marzo . Il Proclama era il seguente . Noi Francesco Battaja. Per la Serenissima Repubblica di Venezia Provveditor Estraordinario in Terra Ferma. Un fanatico ardore di alcuni Briganti nemici dell’ordine, e delle Leggi eccitò la facile Nazione Bergamasca a divenir ribelle al proprio legittimo Sovrano, ed a stendere un’orda di facinorosi prezzolati in ahre Città , e Provincie dello Stato per sommovere anche quei popoli . Contro questi nemici del Principato noi eccitiamo i fedelissimi sudditi a prendere in massa le armi, e dissiparli, e distruggerli, non dando quartiere, e perdono a chichessia, ancorché si rendesse prigioniero, certo che sì tosto gli sarà dal Governo data mano e assistenza con danaro, e truppe Schiavone regolate» che sono già al soldo della Repubblica, e prepara-’e all’incontro.