35 [cima del Parnaso , coperti di nevi l’inverno, sono adorni alle loro radici d’una superba verzura. I dossi loro, non che quelli di Pindo che sor-^Tastano al Cocito ed all’Aeheronte, Attraggono le nubi ed inviano dolci ^esalazioni a coloro che navigano pel '»naie di Corinto, e versano di tempo .in tempo abbondanti pioggie sul Fo-Jpe e sul Taigeto. Cosi passa l’estate per la Morea. Gji alberi producono successivamente le loro frutta , cadono i semi dalle piante , e pare che la natura aneli •Ìli riposo; il ricino, lo zafferano sono nll’incirca gli ultimi fiori che veg-gknsà in campagna. ' Nel mese d’ottobre alcune pioggie precedono l’autunno , e sembra rinascere una novella primavera. L’uva fi cui sviluppano esse il grano sue-*eso , cade sotto la falciuola del -vignaiuolo. Non s’odono che cnoti ,