75 erranti misero più lunghi ululati, e le deserte vie ne ripeterono i loro con più lamentevole tuono!... Quello è il momento, mi diceva un abitante di Napoli di Romania , quello è il momento di guardarsi bene dal rispondere se si viene chiamato in tempo di notte -, udrete delle sinfonie , non ci badate ; immergetevi bene sotto le coltri ; è quella la vecchia decrepita, la peste in persona che picchia alla vostra porta. Questi ridicoli terrori per essere sì di frequente ripetuti giungono ad invadere le menti più sane , e non so perchè de’ gravi storici s’immaginarono di assegnarli quali segni precursori della peste. Che la favola ci rappresenti Ercole divorato dalla febbre ardente della peste ; che ci racconti la sciagura de’ figli di Niobe, e Apollo vincitore del serpente Pitone» ci fa allora ella un quadro di quella