l(j2 gl’ indigeni. I Bey di Maina fanno oggidì il commercio degli oli, e gli Agà di Patrasso, Corinto, e Napoli fanno quello del grano. Le merci che la Morea riceve in cainhio delle produzioni, sono panni, calle , zucchero , indaco , cocciniglia e galloni di seta e d’oro. I panni ed i calle soli compongono i tre quarti di tali merci; ed era la Francia quella che gl’introduceva prima della rivoluzione. Trieste e Venezia si sono poscia arricchite in discapito di Marsiglia; ciò che non è oggidì introdotto dalle prime due città , lo è da barche greche al loro ritorno dalla fiera di Siniga-glia. Ma le importazioni non eguagliano mai le esportazioni , e la bilancia è in favore della Morea per un quinto circa. Gli stranieri pagano Peti-cedenza in danaro, e questo danaio è spedito a Costantinopoli sotto forma di tributo o in mille altre maniere,