— 9* — 20. Vie e mezzi di comunicazione. Allo scoppiar della guerra europea, quando un Corpo di spedizione italiano occupò l’Albania meridionale, per opporsi all’avanzata dal nord dell’esercito austro-ungarico, non esisteva nella regione di Valona altra strada carrozzabile che il tratto dalla baia omonima alla città, e più a settentrione non v’era altra rotabile che il tronco Durazzo-Tirana. Gli Italiani, maestri per convinzione di utilità e per passione in questa forma creativa della civiltà, ne costruirono da allora di magnifiche por opera del Genio militare. Secondo informazioni precise et! attendibili *' le strado albanesi al tempo della guerra orano lo peggiori di tutta la penisola balcanica, sia por il carattere molto accidentato del terreno che per lo stadio primitivo di civiltà della regione e per l’incuria dei governi succedutisi in quel disgraziato paese. La misera rete stradalo esistente percorreva di massima la zona litoranea, mentre nell'interno seguiva l’andamento delle linee direttrici dei rilievi, limitandosi spesso a semplici sentieri. Tali strado avevano in genere tracciato tortuoso e fondo naturale, soggette a frane e lavinamonti, e senza ponti sui corsi d'acqua. Durante la guerra alcune maggiori arterie, furono reso camionabili, per esigenze militari, dagli eserciti belligeranti; e precisamente daU'//u/i. Or. Noti/ir mi tir.uh : ()/>. rii.