So volta si tagliano a morselli , e pon-gonsi nel latte in luogo di pane , e quasi si rinuncia allora a quest’ultimo cibo sì utile fra noi. Si è osservato clTè appunto nel tempo in cui il popolo fa un tale abuso di zucche e d’altre frutta acquose , che si dichiarano le malattie contagiose. S’ imbandiscono alle mense de’ grandi i maccheroni sparsi di formaggio trito di Vasilico , o Sicione. La Sicionia non ha peranco l’antico privilegio di somministrare i formaggi duri , che erano già decantati nelle cucine de’ Greci. Là le pasticcerie , feconda sorgente d’indigestioni, sono rese ancora più pesanti dall’olio che s’adopera per ingrassarne la pasta , e dal mele che si sostituisce allo zucchero onde renderle più grate. Così pure le focaccie in generale e tante altre vivande barbare come i loro nomi, sono una specie di piombo