187 una cavalcata di signori turchi. A ponente e dirimpetto ini stava Tegea ch’io mirava allora per l'ultima volta. Ma non si scorgeva già più per quella la città di Tripolitza ove erano scorsi i primi giorni della nostra cattività. Nel momento di rimetterci in viaggio ci scappò uno dei nostri cavalli e fuggì a Steno. I nostri spalli ch’eran a piedi, dissero a me e ad un mio compagno di raggiungerlo , ed obbedimmo. Rimessi in cammino seguimmo la valle del monte Partenio che non poteva avere più di tre quarti di lega di larghezza alla nostra sinistra , le terre che vanno fino all’Artemisio non hanno per divisione che alcuni piccioli muricciuoli a seccoj ma la campagna era coperta di una quantità tale di testuggini , ch’io non poteva trattenere la mia sorpresa. Non si vedeva ove dovessimo andare a terminare, giacché il Partenio e 1 Artemisio parevano unirsi d innanzi.