172 Prima Costantinopoli, poi Alessandria furono i grandi mercati dove convenivano i prodotti dell’ Indie. Prevalendo ne’ commerci di questi mercati, i Veneziani gli spargevano nel mondo. Si spinsero nel mar Nero, e, messe fattorie alle foci del Volga e del Tanai, ebbero aditi per le permutazioni coll’ Asia centrale. Dell’ ardire dei viaggiatori veneziani e dei vantaggi che recarono al proprio commercio ed alla scienza, altri farà in questo libro parola. Se il commercio vantaggiava l’interesse dei Veneziani, non recava minor vantaggio alla potenza loro. Quanta fosse sui mari, si vide da quello die noi scritto abbiamo, e (piale fosse si vedrà meglio leggendo quello eli’ è scritto da chi tratta della marineria veneziana. Qui dobbiamo contentarci di accennare, che il commercio larghissimo sul mare abbisognando di molti navigli, questi navigli erano poi, all’ uopo, usali anche per le imprese guerresche. E inutile il ripetere quello che abbiamo detto sui vantaggi recati dalle crociate al veneto commercio ; inutile ricordare come i Veneziani ottenessero un governo lutto proprio nelle terre conquistale dai Crociali. Le franchigie ricuperale dai comuni italiani aprirono più facili vie al commercio. Etile sarebbe che lo spazio ci concedesse di dar conto dei crisoboli, o bolle d’ oro degl’ imperatori di Oriente, dei trattati coi re d’ Italia, coi comuni italiani, J cogli altri che signoreggiarono in Italia, coi popoli lontani, conservati nei Libri pactomm, nei Commemoriali ed in altre scritture esistenti nell’ archivio pubblico di Venezia. Dall’ involucro delle formule traendo il succo, avrebbersi preziosi particolari pel veneto commercio. La canapa della Russia che faceva scala alla Tana, porto del mar Nero, originò il nome di Tana dato alla fabbrica di corde nell’arsenale. In Costantinopoli ed in Alessandria trovavansi sui mercati il pepe, la cannella, i garofani, lo zenzero, il caffè, le seterie della Cina ; dall’ Armenia, per 1’ Asia Minore, venivano i ciambellolli, sotto al cui nome comprendevansi le opere di lanifìzio, così fine come ordinarie. Dal mar Nero venivano pelliccicrie, cuoi, pelli crude, metalli preziosi ed anche mercanzie cinesi. Nella zecca di Venezia si coniavano monete apposite pei commerci lontani,