97 finire colla morte tanti mali. Cosi perì il giovine Comneno nella cittadella di Sinope , assistito dal mio a-mico Flmry, senza che ciò procurasse alcun male ad esso od agli altri prigionieri. Un certo Vetu per lo contrario , giovine chirurgo di grande aspettativa , ed i suoi compagni di sciagura ebbero per tomba comune la cisterna oscura nella quale stavano come sepolti da più di due anni. Non un’anima sensibile gli assistette nell’ultima ora; e spirarono carichi di que’ ferri di cui gli avidi loro nimici gli avevano caricati, prima di seppellirli sotto le rovine dell’antro infetto che fecero crollare sulle esanimi loro spoglie. Riflettendo alla febbre pestilenziale non posso abbandonarmi alla speranza che siavi uno specifico rimedio. Come mai lusingarsene infatti , PoxjquEv. Tom. IV. 7