igo golfo d’Argo , la cui superficie tranquilla allora, quanto quella d’un lago era sparsa d’isolette. Alla sinistra, due leghe distante vedevasi Argo , più lungi le rovine di Micene, la selva Nemea, e l’alte montagne che cingono l'istmo di Corinto. Qual bel momento ! Il sole stava per discendere sotto l’orizzonte : i boschi di Laconia , il monte Tornita splendevano de’ più dolci colori. La trasparenza dell’aria,l’elevazione a cui ci trovavamo permettevano d’abbracciare un vasto tratto. Napoli di Romania coll’alta sua Palamida che si perde negli spazi aerei, chiudeva la scena a levante. Finalmente si giunse a Milo , che è l’antica Lerna. Il giorno dietro , intanto ch’io era occupato di qualche osservazione , i miei compagni contendevano co’nostri conduttori che pretendevano farci pagare la barca per traversare il golfo , sebbene avessero ricevuto una somma per condurci a Napoli.