?6 così al Paterno Veneto Governo, come alla Patria, sicuri d’essere sem* pre riguardati, come degni delia più affettuosa, e tenera riconoscenza . Continuando a dilatarsi nelle Provincie la gloriosa emulazione di contestar in modi solenni all’adorato loro Principe il costante sentimento della più leale sudditanza, anche la Città di Vicenza col mezzo de’Savj Deputati, dopo l’unanime voto di tutti i Corpi della medesima, esternò in Pien Collegio la fedele sua divozione in questo dì. Abbiamo veduto ne’precedenti Dispaccj di Verona, che erasi sparsa la fama, che Crema fosse rivoluzionata. La voce inallora era falsa * ma era vero bensì, che i Francesi , non ostante i luminosi attestati di fedeltà, e li divoti sentimenti, che esternavano le Valli Bergamasche, e Bresciane, non che tutte le Provincie di quà del Mincio, non si perdevano di coraggio, e proseguivano a dilatare il fuoco rivoluzionario. In fatti nel giorno 28. Marzo, deposta la maschera, con cui si studiavano di cuoprire la loro perfidia, manu armata fecero la rivoluzione in Crema, cui fecero plauso i ribelli Bergamaschi. Il dettaglio circostanziato di questo nuovo attestato della màla fede, fi della sleale condotta de’Francesi verso una Repubblica Neutrale ed Amica, lo ritroviamo nella Relazione, che autentica, ed origi. naie conservasi nell’Archivio Secreto della Repubblica . Essa è così interessante, che fa d’uopo trascriverla per intiero. Relazione di Crema . Marzo Sjn ¿al momento, che scoppiò la rivoluzione di Bergamo, si sparse a *797% Crema la voce, che quegl'insorgenti volessero verificarla anche contro di questa Città : voce avvalorata da Lettere private, e dalla comparsa di qualche individuo Bergamasco. Indagato dietro tali notizie l’interino sentimento di quei Sudditi, ebbe quel N. H. Rappresentante (1) il conforto di trovar quasi intieramente contraria quella Popolazione a massime , ed operazioni tanto pervese, mentre gli si presentarono spontanei li Capi de’ Corpi respettivi per rinnovar il giuramento di fedeltà, e di sudditanza ver- (i) II N. H. Zan Batr. Contarmi fu di Ì. Zammaria, eletto Consigliere.