3*8 spedir a1 Deputati. Accolto fu con esultanza il suggeiimento Valares-so da’Savj raggiratori suoi colleghi, secondati da’ timidi , ed im-bocillL Ma in questo frattempo (era già scorsa qualche ora della notte) si vidde in gran fretti a consegnare nelle mani del Savio alla Scrittu-ra Iseppo Priuli, e da questo a quello di Settimana Alessandro Marcello una Lettera. Ognuno può immaginarsi la curiosità di tutti i Conferenti. Apresi il Foglio, ed è un ragguaglio per Espresso, spedito dal K. Tommaso Condulmer dal bordo della Flottiglia , posta nelle vicinanze di Fusina . In esso rendeva conto con gran entusiasmo delle operazioni, che principiavano a fare i Francesi sulla palude , che conduce in Laguna: asseriva, che facevano de’ rampari, e che tentavano di strascinarli sempre più verso Venezia, onde poterle recar dei danni considerabili al qual oggetto coll’ajuto delle botti far avanzare qualche Pichetto di soldati . Aggiungeva, che però s’impegnava di distrugger loro col cannone tutte queste operazioni, ma che prima di niente eseguire, attendeva la Deliberazione degli Eccellentissimi Savj. Ad un tale avviso la costernazione, e i’avvilimento crebbero ai maggior segno nella maggioranza degl’ individui , alla Consulta raccolti , non eccettuato il Serenissimo Principe , che caminando più volte Aprile su e giù per la Camera lasciava intender queste parole: S\ta notte no *797- semo sicuri nè anche nel nostro letto. Si pensò dunque alla risposta , che darsi doveva al K. Condulmer. Vi fu gran questione, e dibattimento tra i Savj attuali alla presenza degli usciti. Il K. Pietro Do» nà, ed il N. H. Zan Antonio Ruzzini volevano tosto cedere, e trattare la resa della Città: ma i Savj di Terra férma (tra quali si distinsero il Savio alla Scrittura Iseppo Priuli, ed il N. H. Niccolò Erìzzo secondo, detto Guido) dissero, che essendo Massima costante del Senato di difendersi , non poteva la Conferenza dipartirsi da questa Sovrana Deliberazione : fu perciò mandato al Luogotenente Condulmer il seguente Damò. J797- 3°- -Aprite Mandantibui Sapieniibus. E Damò, le circostanze rilevate dell’innalzamento di Terreno , e para-