71 sata con una conveniente forza armata, giacché era un imperdonabile essurdo, una chimera in Politica di professar dominio su quello, eh« si lasciava praticamente in abbandono alle Potenze belligeranti : e che tale era lo Stato Veneto già aperto agli Austriaci, e pronto ad esser- lo anche a’Francesi . Ma il primo frutto del zelo, da cui era animato quel Residente, fu l’essere insorto in Consulta il Padre della Nullità, Savio del Consiglio Cav. Girolamo Zuliani colle più amare invettive contro il Ministro in Torino Giacomazzi, il quale tendeva, disse Egli, ad invo-gliere il Senato in mille angustie togliendolo dalla sua prudentissima massima di Neutralità disarmata e dalla condotta Politica, che prò fessava , e finì col proporre di richiamarlo da quella Corte per non esporre il Senato ad essere da lui servito contro i suoi più essenziali interessi. Non mancò, a dir il vero, chi difèndesse in Consulta la buona intenzione di quel Ministro, sicché dopo non breve discussione fu commesso al Segretario Francesco Busineilo , ch’era alla Deputazione di Torino di scrivere privatamente al Giacomazzi , che li Signori Savj non potevano approvare le cose contenute ne’suoi Dispac» cj, e che erano. contrarie alle prudentissime notorie Massime del Senato, eccitandolo ad uniformarsi. Ma non commosso per questa stra*. na insinuazione il Giacomazzi si fece un dovere di prontamente rispondere al Busineilo , che la sua coscienza, il suo onore, ed il suo amore alla Patria l’obbligavano di rappresentar al Senato le cose , quali comparivano al suo giudizio , che si faceva un carico di niente dissimular al Governo, finché aveva l’onore di riempir un posto di sua confidenza ; e che se li Signori Savj non erano contenti, o persuasi poteano destinargli uu Successore. In fatti continuò Egli a scrivere sulli medesimi principj, finché durò la sua Residenza; e per dar più peso alla sua corrispondenza nelle cose più importanti diede corso alli suoi Dispaccj col canale degl’inquisitori diStato in quest’anno 1794; di cui ora discorriamo . Sordi i Savj del Collegio alle voci dei Ministri, dell’evidenza, ed agli esempj delle Fiandre, dell’Ollanda, e del Ducato di Due Ponti», eoa*