. > 3 Pi libero Buonaparte dalla prèsenza dei Tedeschi in Italia ; si affretti a consumare Ila rivoluzione e caduta dei Veneziani, da tanto tempo; preordinata, e colla più nefanda perfidia condotta a segno, che jrml« Ja poteva dai medesimi temere nell’esecuzione de’jnalvaggi suoi di«' segni. Questa gran verità deve essere da noi sviluppata nella terza Parte di ¡questa Raccolta seguendo l’ordine de’tempi. Richiamando ora il riflessivo lettore a memoria la serie tutta de’ Fatti, che ad es« so abbiamo presentati in questa seconda Parte, li sarà agevol cosa il dedurre da se i seguenti "Corollar;. I. Che poco plausibile fu la condotta della maggioranza de’Sav; del Collegio nel continuar a sostenere il chimerico sistema di Neutralità disarmata a fronte degl’ immensi 'Sacrifizj e pubblici e privati, delle umiliazioni, e delle soprafazioni, alle quali era esposta tutto dì la Repùbblica da chi non riconosceva altra legge che quella del piti Forte. IL Poco plausibile parimente la non curanza delle opportunità favore« voli a correggere il primo errore , giacché la posizione delle Arma« le Austriache nelle quattro spedizioni del VVurmser , e dell’Alvln* zi presentarono l’apertura ad accrescere senza ostacolo l’armamento j incominciato nelle Lagune nel mese di Giugno 1796. I 11. Poco plausibile altresì la politica con cui continuarono ad occultar al Senato tante Comunicate degl’ Inquisitori di Stato, c tanti Dispac-cj interessanti de’Ministri alle Corti, i perfidi disegni de’Francesi, le giuste querele de1 Sudditi abbandonati, e le spontanee lor oblazioni di armarsi a pubblica, ed a propria difesa. I V. Poco plausibile finalmente la debolezza degl’inquisitori dì Stato, i quali vedevano a fronfe serena il continuo abuso, che si faceva di tante lor importantissime Comunicate, celate alla'cognizione Sovrana del Senato, il quale rimaneva -all’oscuro di quei lumi, eh’essi si af-