z direi, che si potesse contare sopra 30000. Individui . Ciò fia quanto riguarda al Territorio. Anche la Città animata da pari fervore è nella miglior disposizione , come già umiliai , di dare Essa pure 3I suo Principe un testimonio irrefragabile della sua fede, e di esibire de’robusti mezzi, onde colla difesa delle proprie sostanze assicurare la presente felice sua sudditanza sotto li Repubblica. Questa però generalmente in due parti si divide, una, cioè, di Città propriamente detta, perchè cinta di sode mura terrapienate, posta in eminente situazione, e munirà di fortificazioni di antica forma, era un tempo una delfe più considerabili Piazze , atte ad una valida difesa } e 1’ altra dei Borghi , i quali cinti pure di mura incapaci di qualunque difesa vengono a congiungersi colla Città; ed i Borghi sono abitati dai pi& ricchi Negozianti, e Mercanti, ed inconseguenza è nei Borghi, ove si fa' il traffico maggiore , ove le miglicri , e più ricche merci si trovano, ei eve anche più abbonda la Popolazione . Le antiche gare tra li due Ceti Nobile e Mercantile, di cui non è pure esente questa Città , benché fon» di sul traffico la sua pri nei pai sussistenza, nè da questo si astengono molti Nobili , fanno che non regni negli Abitanti di queste due Parti la più perfetta armonia r nè meno allorché si tratti d’una causa comune. Questo appunto è ciò, che succede nel caso presente. Uniformi , come sono nella Massima, discordano ner modi. II desiderio di produrre separati le loro obblazioni, e che le deliberazioni di un Corpo siano di regola a quelle-dell’altra, onde renderle forse p’ù accette all’Occhio Sovrano , tenne finora sospesa qualunque determinazione, la qual sospensione , avegnachè ira* questo caso riconoscer si possa derivata da una nobile gara, apportar pò-trebbe tutta via nella sua conseguenza un effetto pernicioso . A superare un incaglio co A decisivo io mi sono fortemente adoperato , e con felicità’ di riuscita . Gli abitanti de’Borghi mossi dalle mie insinuazioni, e più* forse persuasi dall’aspetto dei vicini pericoli, sono finalmente del più férmo parere di rassegnare in breve a V. Serenità un testimonio sincero della loro sudditanza . Realizzatosi questo negli Abitanti del Borgo di S. Grata inter Vites , mi onoro di accompagnare la relativa Parte alle Sovrane-considerazioni di VV. EE.. , e nel tempo stesso mi fo un dovere di rimarcare a V. Serenità la zelante , ed utile opera deli’Eccellente Avvocato-Antonio Pagnomelli, che con un vero Suddito fervore non poco contribuì alla felice riuscita. Radunatisi in generale Vicinia li Capi di Famiglia ai N. di 304. offrirono gli abitanti tutti di esso Borgo atti a portar l’armi S 4 al**