11 r SERENISSIMO PRINCIPE. JVientre stava attendendo con ansietà le istruzioni sapienti di V. V E. E., che non mi sono ancora pervenute, dietro quanto mi sono onorato di rassegnar col riverente mio Dispaccio 4. del Mese decorso , mi venne fatta tenere la Nota Ministeriale , che mi onoro di accompagnare , diret-tami dal Ministro delle Relazioni esteriori per parte , ed ordine del Direttorio Esecutivo* V. V. E E. vi riscontreranno in essa due Lagnanze , che questo Governo si crede in diritto di poter fare all’ Eccellentissimo Senato : I’ una relativa al soggiorno del Conte di Lilla nello Stato della Repubblica , e l’altra al passaggio , che dalle Truppe Austriache viene continuamente verificato per il Veneto Territorio . La mia sorpresa fa molto grande alla lettura di questa Nota , mentre* non mi avrei potuto immaginare, che potesse venir fatta la formale richiesta dell’assoluto al* Iontanamento da’Pubblici Stati di esso Soggetto dopo quello , che alli 31. Gennaro ultimo decorso nella Conferenza, che con esso Ministro ebbi ad oggetto di dar esecuzione al prescrittomi dalle sapienti ossequiate Duca!» 5. Gennajo prossimo passato, egli, bensì in via privata, mi fece sentire, e che io rassegnai a V. V. E. E. col riverente mio Dispaccio 4. del Mese decorso. Prima di far presente questa. Nota alla conoscenza di V. V. E. E. a ho creduto necessario di portarmi da esso Ministro delle Relazioni Esteriori , onde rilevare da qual motivo provenir potesse così seria insorgenza . Di fatto presentatomi alla sua Casa Martedì mattina , ed accolto conforme di solita cortesia , io gli significai , che l’oggetto della mia visita era dipendente dalla Nota, che mi aveva fatta tenere il giorno innanzi , che mi permettesse di parlargli con quella sincerità, della quale egli mi aveva dato l’esempio ; che io non sapeva conoscere qual nuovo motivo potesse aver causata quella Promemoria dopo ciò, eh’Egli mi aveva significato nella conversazione, che seco lui aveva avuta il giorno 31. Gennaro ultimo decorso , della quale era in necessità di richiamarne li precisi sensi. Che mi aveva dunque allora fatto sentire , che non era della generosità della Nazione Francese il perseguitare nessuno , ma che quello solo ricercava il suo Governo, che il Pretendente non facesse manifesta. Sioni pubbliche , che ritornasse in quello stato di nullità politica , nel quale alcuni mesi .si ritrovava , e che se si voleva dar ad esso asilo rei Stati della Repubblica, fosse almeno allontanato da Verona per rompere così tut*