8 aumentò talmente la sua possanza, la sua navigazione, e la sua industria, ch’ella ebbe fra le sue mani sino alla scoperta del Capo di Suona Speranza ( i ) la più gran parte del Commercio dell’vEuropa (2,). L’elevatezza dunque e la potenza di questa Repubblica erano fondate visibilmente sopra il suo Commercio. Dalle ricchezze e dalle forze, che questo medesimo Commercio avea poste tra le mani de'Veneziani, egli è, che questi erano in istato di estendere i loro possessi, e di acquistare la Sovranità dell’Adriatico, nettandolo subito da’Corsali, che l’infestavano, e mantenendo questo possesso con una guerra di quasi due secoli contro gl’invidiosi Genovesi, i quali si erano posti in capo di disputar ad essi questa Sovranità. Senza correr in dettaglio i progressi successivi di questa Repubblica, basta accennare a qual grado di potenza essa era giunta ne’secoli XIV. e XV. (3). Essa possedeva in Italia degli Stati considerabili, avea nel Medi-terraneo molti Regni, dell’Isole molto estese, de’ Porti eccellenti , ed esercitava nel suo Golfo una intera Sovranità: La sua Capitale era l’Emporio per tutta l’Europa delle Mercanzie venienti per l’antica strada dalle Indie Orientali. Essa ira riguardata come la Porta dell’I-talia per tutte le merci, che provenivano dal Levante, e dalla Germania. La sua industria nel medesimo tempo era la più perfetta tra le Potenze d’Europa. Venezia sola avea delle cognizioni ighorate ancora dagli altri Europei. Il suo Governo conservava tutta la forza, e tutta la energia de’suoi principj. Questo Stato in fine tanto potente al di fuori, quanto saggiamente regolato al di dentro , avea colla virtù e semplicità delle Repubbliche la forza, e l’attività delle più grandi Monarchie, Ma ( 1 ) La nuova strada alle Indie Orientali per il Capo di Buona Speranza fu ritrovata da’Portoghesi nel 1498. (2) Vedi Tento'ri Tomo II. Dissertazione XIX, in cui del Veneto Commercio egli ragiona. (3) Vedi Discorso del Cittadino Pandolfo Malatesta di Rimino al Popolo di V enezia,