quello, che in quel momento dall’ indicata persona mi si voleva far supporre . Credei di dovermi subito dirigere al Direttore Revbel, che è quello, che tra li componenti il Consiglio Esecutivo, mi riguarda più degli altri con qualche maggior distinzione , cogliendo la circostanza di dover- lo trattenere sopra quanto mi venne dall’autorità Pubblica commesso nell* ultima inchinata Ducale rapporto la condotta deM’Armata Francese tenuta recentemente in Verona , e Bergamo, e di cui resi conto a V. V. E. E. in altro separato Dispaccio . Gli dissi come da me nel terminar la conversazione, che io chiaramente conosceva dalla direzione-, che dal Direttorio si è credutajdi tenere verso la Repubblica di Venezia fin dal momento, che le sue Ármate entrarono nei dì Lei Territorj, che si voleva abusar del« la di Lei buona fede : che •veniva eccitato bensì il Governo , e la Nazione Veneta alla costanza , ed alla sofferenza , per poter più a lungo pesar sopra, quelle Provincie, e li di loro abitanti, e che mi sembrava pur troppo chiaro, che il premio, che infine si tenterà di riservare alla Repubblica di Venezia , sarà il permettere, che si attenti alla di Lei SovranitàTerritoriale a peso dell' attuale sua politica esistenza. A questo discorso, che io credei di accompagnare con quelle riflessioni» che nella supposizione della cosa mi sembrarono opportune , onde fargli sentire l’ingiustizia di tal direzione, ed il danno, che da questa ne derivava in seguito anche agl’interessi della Francia stessa . Egli mi rispose , che non credeva , che esistesse un tal pensiere nel Direttorio Esecutivo , che la Repubblica dì Venezia continuasse a mantenersi Neutrale , che il di Lei Governo perseverasse a condursi saggiamente , che la Nazione a'iontanatse possibilmente il sospetto di essere favorevole agli Austriaci, ed Egli mi garantiva , che nessuna novità sarà per nascere ad offesa , e danno deila mia Repubblica. Non mi diede luogo ad aggiungere altra cosa, e sciogliendo con tal risposta la Conferenza non mi potè riuscire di rilevare altra cosa sopra un tal delicato*, ed interessante rapporto. Le parole di quel Direttorio dovrebbero darmi sufficiente argomento, onde assicurar V. V. E. E. dell’insussistenza del riferitomi progetto, tanto più, eh’Egli è quello presentemente , che nella Parte Politica ha la maggior influenza nel Consiglio del Direttorio; ma la Sapienza di V. V. E. E. da tutta la sfortunata serie delle cose corse ben facilmente dedurrà , quanta poco fiducia portarsi debba alle asserzioni di questo Governo , il quale finora fece dipendere solo le sue direzioni dall' eventualità delle circostanze, e del proprio interesse, ben fácil-