323 gione. In tale incontro si giurarono fraternità i due popoli, e rompendosi dai Francesi ogni trattato col Duca di Modena fu decisa la occupazione totale di quello Stato, la quale dicesi anco a quest’ora seguita : e già doveva esser stata in precedenza ordita dal Commissario Saliceti, che colà dimorò qualche tempo; avverandosi benissimo, quanto già altre volte nelle precedenti mie umiliai a V. Serenità per voce delli stessi Francesi,, eh’essi non potranno negare appoggio a que’popoli, che si mostrassero mal contenti de’loro Governi . Questa massima perniciosa viene ripetuta tutto dì, e varie delle stampe, che sortono da quei torchj , spiegano abbastanza l’intenzione, e le mire di quella Nazione. Dicasi , eh« qualche rinforzo giunga ai Francesi, ma si sà d’altronde, e per certo, che la requisizione in Francia non ha il suo effetto; non voi-lendo la rimanente gioventù perire sotto le armi, e che ¡1 corpo de’ così detti Barbati nel colle di Tenda accresciuto fino ai quasi io. mila uomini , contrasta il passaggio ai Francesi- provenienti da Nizza , li combatte , e fin ad ora ha avuto seco la vittoria . Dal Bresciano bensì ritornano va.* ‘rie Truppe d’Infanteria , e Cavalleria parte delle quali passa a Milano-,, ed altre si fermano in Cassano , ove non è difficile sia formato un campa sulle rive dell’Adda. Il Comandante in Capite è partito per Lodi, o come altri vogliono per Modena ad impadronirsi di quelle pubbliche Casse con seguito, bagagli, e tre corrieri, uno de’q^iali innoltrò. subito a Verona. Sempre costante nell’ esercizio del dover mio avrò il conforto d’ aver ognora rassegnate al Sovrano quanto può interessarlo, e garantire la mia responsabilità, nel non aver mai taciuto il vero. Grazie dee. Bergamo 1?; Ottobre 1796. Alessandro Ottolini CaP- V. Podestà^ In questo torno gl’ Inquisitori di. Stato sopravegliavano sugli andamenti delia Corte del, Provveditor Estraordinario N. H. Francesco Battaja , che dimorava in Brescia. La pubblica fama preconizzava la di lui Corte per corrotta, a. segtw, che formasse una spezie di Club, di Giacobini, il quale si opponesse a tutte le salutari deliberazioni del N. H. Alvise Mocenìgo Capitanio, e Vice Podestà. Frequenti giungevano i ricorsi delle Pubbliche Rappresentanze su questo stesso^ argomento; laonde il Tribunale Supremo nel giorno 20 Ottobre indi-