101 ricalo di produrmeli solleciti, onde sulla base de’ medesimi fortificare le giustificazioni, che possono risultare abbondanti ad appoggiare la causa ^,«SlÌtì^^wiaiiiioàIl933S',Us oilàiib slnoA .£ olsosaiidl ìm! -b li tu, A giusto conforto de’medesimi intanto pervenuta 1’ ossequiata Ducale ¿i VV. EE. di jeri sera , vi ho dato immediate il conveniente corso. Ho spedito con l’annesse Lettere le Ducali dirette alle benemerite Genti della Val Sabbia, ed a Salò. Ho spediti ai Deputati di quella Patria altri t'joo. Ducati V. C. , joo. some di forménto a titolo d’ imprestanza , e vi ho innoltrata pure la possibile quantità di polveri. Questi Nobili Provveditori, e Capi del Territorio , tutti riconoscenti alle generose espressioni di VV. EE. , comunicate anche ai Capi Condottieri, venerarono con suddita gratitudine, e colla maggior esultanza in» tesero le disposizioni di VV. EE. d’innoltrare a questa parte gli stabiliti suffragi; ed animati dall’immancabile voce dell’Eccellentissima Senato , se attendono il più sollecito lor arrivo. Ridonata per spontaneo voto anche la Terra di Lonato al soave Dominio di VV. EE. coll’ assistenza massime delle Comunità di Calcinate, e Brendizole, che con Montechiai ri, Desenzano ed altre si mantengono fedeli, ho secondato il loro voto, ordinando al Brigadier Maffei di spedire il Capitano Paravia , ed alcuni altri Uffiziali nelle Comunità predette, per dirigere al caso i loro movimenti, confortando intanto quelli di Asola con li generosi tratti della Pubblica munificenza. Vidi anche due Deputati della Val Camonica, che mi recarono V annesso Foglio, cui risposi con altro inserto, i quali nulla più mi chiese« ro, che Uffiziali per esser diretti. Ho loro perciò accordato il Capitati Vidali assieme con un Subalterno, ed in domani partiranno per quella volta. VV. EE. possono essere certe, che nel mezzo di tante cure io non mancherò di tutto il zelo, dell’assiduità la più indefessa, onde i miei travagli riescano possibilmente meno imperfetti, e meno inutili al Reale loro servigio: ma non so occultarlo alla Pubblica Autorità, l’animo mio è sommamente inquieto dallo scorgere quasi dimostrata la cooperazione Francese, e decisa a turbare anche à questa parte le migliori disposizioni. Umilio a VV. EE. Dispaccio dell’Eccellentissimo Nobile a Parigi, che da Edolo mi fu recato per Espressa Persona. Grazie ec. Verona z. Aprile 1797. Alvise Contarmi Cap.«V. Podestà. • G j I Co-