153 Circoscritto il dover mio dalle venerate commissioni dell’ E. V. non ardisco di esporle li reali bisogni di questa Piazza, e quanto importerebbe un maggior numero di Milizia attiva per tenerla nella conveniente decenza nelle attuali circostanze; ristringendomi solo a far presente alf inchinata sua autorità, non esservi nè pure una Insegna da esporsi sopra li rampari, che denoti a qual Sovrano appartenga questa Fortezza . Li riconosciuti disordini finora corsi a questa parte producono una viva amarezza all’ animo mio. Le Porte della Piazza sono libere al giornaliero passaggio delle Truppe Imperiali. Quali incomode conseguenze possano derivare da questa cieca condiscendenza ; la virtù di V. E. può conoscere, come la saggia sua penetrazione può vedere, in quali angustie potrò ri4 trovàrmì un giorno. Le sapienti istruzioni di V. E. sopra questi ingrati emergenti potranno tranquillizzare l’inquieto mio spirito, che sommossa-mente invoco per norma delle mie direzioni . Ho il massimo, pregio di ossequiosamente segnarmi &c. Nel giorno poi 26. Màggio il zelante Colonnello replicò una sd* Magg{0 oonda lettere con li dettagli delle nuove emergenze* ma anche questa 17^5. rimase senza risposta; tal era il funesto destino della causa Pubblica: così egli scriveva.- « Ecco, Eccellentissimo Signore1, le ingrate conseguenze da mè prevedute , ed all’ E. V. rimarcate colia rispettosa mia del dì 24. andante . Gl* Imperiali occupano la Fortezza , nè valsero ragioni per farli desistere dal violente assunto , allegando il General Liptai loro Comandante , che non essendo Piazza armata, è una situazione vantaggiósa, che sarèbbé occupata da’Francesi, che sono al di qua di Brescia, e che nel tèrmine di' cinque ore mi farà avere uno scritto dal suo Generale in Capite, con cui giustificherà il suo arbitrio, e mi garantirà presso il Govèrno . Io mi atrovo in un Labirinto senza consigli, e senza condotta per difetto di direzioni. Prevedo Peschiera il Teatro della guerra. Ho l’onore dl essere &c. Il General L’ptai con quell’onore, eh’è pròprio de’Comandanti Tedeschidisimpegnò la sua parola,, e presentò al Governator Carrara una lettera del Comandante in Capite Beaulieu a lui diretta, ©•• •;0 00-