ics Re, col qual titolo appare nel Manifesto pubblicato colle stampe in Data di Luglio decorso , ma come tale non per anco riconosciuto dalle stesse Potenze coalizzate. Quanto al Governo Veneto fu egli come privato in tutte due le dette condizioni ; e gl’ Inquisitori di Stato sempre diressero con questo principio ]2 Pubblica Rappresentanza , ed ebbero cura , che li sudditi si contenessero; e corrispose il contegno del Conte di Lilla così verso la Pubblica Rappresentanza medesima, come in faccia alla Città, nella quale visse ritiratissimo; al che influirono e la vigilanza de’Cittadini, che sostennero successivamente quella Reggenza , e le sollicitudini del Tribunale a cooperarvi in tutte le forme possibili: condotta che sembra, che universalmente in« contrasse , e ( per quanto parve finora ) anche allo stesso Governo della Francia. Fu dagl’inquisitori di Stato portato a Pubblico lume, che (r) dopo la morte del Figlio di Luigi XVI. in una conferenza tenuta dal Conte di Lilla co’suoi era stato stabilito di non mutar titolo in Verona anche per li riguardi , che Esso doveva al Senato ; ma da quel punto le spedizioni , e gli arrivi de’Corrieri , e l’azione di detto Soggetto verso le Corti coalizzate si resero più frequenti ; ed osservabili, e si traspirò il progetto dell’ estesa del detto Manifesto per nome di Luigi XPIII. Re di Francia, alla quale penetrazione furono prese dal Tribunale delle precauzioni, perchè non portasse la data di Verona, e delle avvertenze perchè non uscisse dai Torchi dello Stato, come è seguito. Dalla detta nuova condizione, nella quale è venuto il Conte di Lilla , derivò 1’ aumento di concorso de’ più disinti Emigrati , 1’ andata a Verona di qualche Ambasciatore , che risiedeva in Venezia , come il Sig. de las Casas, con altri Ministri, e Soggetti rimarcabili, come il noto Conte di Entragues, il Marchese Gherardim Ministro Imperiale a Torino , ed altri, li quali tutti vi ebbero delle conferenze; indi arrivò dall’Inghilterra Lord Maeartney , annunziato dalla fama come Ministro a! Conte di Lilia, ma mai riconosciuto dalla Pubblica Rappresentanza, nè dai Sudditi, mediami le avvertenze usate dai Tribunale, se non come un semplice Forastiere. Le conferenze del Conte di Lilla co’suoi , e con Milord Ma- ■ (O Si riferiscono gl’Inquisitori alle Comunicate io e 25. Luglio, 1. e 14 .Agosto del 1795 ; già da noi trascritte ; ma che occultate furono ai Senato.