*47 pitale anche fuor della mura; ed a quest’ora ve ne sono d'iscritti più di 60. mila: riservando li dettagli di ciò nel mio secondo Dispaccio di questo giorno con le altre notizie correnti , cade al proposito degli eventi della guerra 1’avvenuto nelTiroIo , di cui jeri ne vennero ie notizie pubbliche col Biglietto di Corte, che rassegno col Num. x., da cui si vede, che cacciati li Francesi dalla Pusterìa il General Laudon si unì colli Generali Kerpen, e Liptai, ed ora la colonna Francese non può più ritirarsi se non verso la Carintia , dove c1 è 1’Armata dell’Arciduca Carlo assai forte, e ad ogni modo tagliate a questo corpo Francese le sussistenze , deve esser in necessità di retrocedere, o trovarsi a mal partito. Grazie. Vienna 10. Aprile 1797. Zan Pietro Grimani Ambasciator. Nel surriferito confidenziale abboccamento del Veneto Ambasciatore col primario Ministro Barone di Thugut fece questi al N. H. Grimani palese un suo Progetto in vista del generale ardore suscitatosi nelle Venete Provincie. La delicatezza dell’argomento era della massima importanza , laonde il benemerito Ambasciatore senza remora di tempo stimò bene di farlo noto al Senato col mezzo del Tribunale Supremo degl’ Inquisitori di Stato , al quale diresse in questo stesso giorno il seguente Dispaccio. Illustrissimi ed Eccellentissimi Signori Signori Padroni Colendissimi. Io mi credo nel dovere di rassegnare alla profonda maturità di VV. EE. il principal risultato della Conferenza avuta con questo Ministro degli affari stranieri , allora quando fui da lui pregato di andar a vederlo , onde renderlo informato delle circostanze dell’avvenuto in Bergamo , Brescia, e Crema. Essendomi portato nella mattina stessa di Sabato prossimo passato dopo d’avermi ricevuto con li più gentili modi, ed aver inteso il mio racconto, che modestamente restrinsi ai puri fatti, tracciati nelle Car* te speditemi coll’Espresso Corriere; essendosi Egli enunziato, come rassegno all’Eccellentissimo Senato, sopra tale funestissimo emergente, mi chiese quanta gente si era avanzata a sostenere , e difendere il Veneto Governo : io risposi, che noi sapeva ; che mi era noto bensì , che si erano mossi contro i Ribelli li Veronesi , li Salodiani , e molti Individui delle Valli Bresciane, ma che non ne sapeva il numero . Riprese Egli dicendomi , se sapeva , che r Eccellentissimo Senato avesse nulla risoluto di dé-■rterminarsi contro li Francesi ; al che risposi , che non mi erano note te