*79 tro Dispaccio spedirono al Senato con alcuni piti precisi dettagli sulla loro partenza da Verona, e sul funesto stato, in cui quella sventurata Città si ritrovava. Questo , che fu l’ultimo della loro Reggenza, era concepito in questi termini. SERENISSIMO PRINCIPE. NEI massimo orgasmo , ed agitazione d’animo, in cui ci trovavimo al momento , che fu segnato il divoto nostro Dispaccio del numero 35>. , con gl’ingrati rapporti dell’ avvenuto in Verona , non essendo stato possibile un preciso dettaglio, ci crediamo in adesso nel dovere di rassegnare in argomento della maggior rilevanza alcuni relativi rischiaramenti meritevoli di giungere alle Sovrane considerazioni di V. Serenità, e dell* EE. VV. Lo stato di quella Piazza riguardo alla forza della Truppa regolata non ascendeva , che a. mila circa Individui tra Cavalleria , e Fanteria , sopra i quali poco poteasi calcolare, e per la tenuità del numero , e per la stanchezza prodotta dal continuo vigoroso travaglio di otto interi giorni alla difesa d'una Città, che ha circa 7. miglia di circuito. Nè gran peso poteva darsi sulla massa de’Villici, e degli Abitanti in 7. ovvero 8. mille . L’opera de’quali non era , che di poca utilità nel corso del giorno , e di niuna durante la notte , avendo persino abbandonati li Posti loro affidati, specialmente quello importantissimo del Monte S. Lu-nardo, che batteva il Castello S. Felice. Ad onta però della ristretta forza , non avendo creduto di dover decide»-ra sopra un affare, che tanto interessava i più eminenti riguardi Pubblici, abbiamo ricercata l'esperienza del Sargente General Co: Stratico, destinatoci dall’Eccellentissimo Senato, dal quale siamo stati assicurati, che la resistenza non avrebbe potuto continuare, se non se per il breve peri- io di 24. ore, nella combinazione pur anche di essere occupati della forza Francese li tre Castelli, che dominano quella Città, con ijoo. Individui , con grosse Batterie , e Munizioni da guerra , e da bocca, e perciò in istato di sostenere una vigorosa difesa , di attrovarsi altra forza esteriore comandata dal Generai Chabram , che dietro le indagini usate si venne a rilevare composta di 6. in 7. mila Uomini ; della certezza innol-tre di altro rinforzo della Divisione comandata dal Kilmaine, sopraggiun' ta al momento della Trattativa , senza calcolar quella del General Vitfor» che per li diligenti riscontri, avuti dal N. H. Rappresentante, di Padova doveva prendere la direzione di Verona. In tanta disparità però di for^ S 4