I23 zione. Ben presto tutto fu In moto. Lo stesso faceva dalla sua par-te il General Beaulieu -surrogato al Devins. Siccome il grande ogget-* to degli Austro-Sardi si era di salvare la Lombardia, e il Piemonte dalla minacciata invasione } così diedero alla loro Armata una posizione corrispondente alla linea, che i Francesi avrebbero dovuto pe- Aprile retrare , scendendo dalle Alpi marittime, ove erano ritenuti. Gl’in« I7P^' telligenti dell’arte militare, considerando la natura de’luoghi , riputavano la posizione degli Austro-Sardi formidabile. Alli io. di A* prile scoppiò il fuoco della guerra. I primi fatti furono le Battaglie di Montenotte, di Millesimo, di Mondovi colla peggio sempre de* gli" Austro-Sardi. Ridotte a pessimo stato le cose, la Corte di Tori» no, avvisata dal General Colli dell’impossibilità di resistere, pensò al suo pericolo: dopo molti divisamenti fu dal General Colli conchiuso un Armistizio a Cherasco, nel quale le importanti Piazze di Cuneo, e Tortona venivano consegnate ai Francesi sin alla Pace, che fu segnata finalmente nel giorno 15. Maggio, Non ostante che questi fatti strepitosi annunciassero già 1’ eccidio a’ piccioli Stati d’Italia, il Senato di Venezia non volle deviare pel consiglio de’suoi Savj dalla prescritta imparziale Neutralità disarmata nel conflitto delle Potenze belligeranti. Ma quessa Massima di lealtà impresidiata, più analoga alla riputata saviezza della sua Costituzione , che al carattere affatto nuovo della guerra attuale, condusse necessariamente i due Eserciti ad occupar le Fortezze del Veneto Dominio intermedio, che divenne, come si vedrà, il Teatro delle battaglie per il corso d’ un anno intiero. Si erano in tanto promosse nuove molestie per rapporto all’allontanamento del Conte di Lilla , ivra^gìo come fu di sopra accennato . Gl’Inqnisitori di Stato fecero su di ciò ^ ^ una Comunicata a’Savj del Collegio, che essi non stimarono di far nota al Senato. 1796. 7. Maggio. . : In ordine alle Leggi gl’inquisitori di Stato hanno comandato al /oro r Segretario, che premessa la secretezza, e dato il giuramento, debba Ieg- ‘ Sere>