6 2 Non cessavano in tanto i Principi Italiani di presentare le lor istan» ze per costituirsi in lega difensiva al caso divisassero i Francesi d’occupare I’Italia, Alcuni chiesero anche danari, e per non violar il segreto, si rivolsero agl’inquisitori, i quali non se ne vollero impacciare , e risposero, che la via legale era quella de Savj del Collegio, Permisero solamente , ma in via privata e mercantile, l’asporto dalle suddite Provincie di fucili, armi, e munizioni da guerra, e da bocca. Sarebbe lungo l’enumerare la vigilanza di questo Tribunale per indagare le operazioni, e le intenzioni de’Principi , e principalmente della Francia in queste circostanze. A Parigi (prima che a quella Metropoli il Senato vi destinasse un Ministro) avevano gl’Inquisitori un esploratore, il quale esattamente li teneva informati delle operazioni di quel Democratico Governo, e tutti i Ministri alle Corti avevano strette commissioni d’indagare, e riferire, specialmente quali idee sull’Italia avesse quel Comitato di Salute Pubblica* Qualora però giungeva a lor notizia cosa che comprovata potesse interessare i pubblici riguardi del Senato, non ommettevano di renderla nota a’Savj del Collegio col legale metodo delle Comunicate. Noi in* Dicembreserjremo qU'j due carte importanti, che si ritrovano nella filza delle *793' Comunicate non lette in Senato, e che comprovano la costante atten» zione degl’ Inquisitori di Stato , J’793. a. Decembre, Pervenne a cognizione del Tribunale ; che il sig. Cav. Worsley fra non molti giorni ( i ) sarà per presentare al Governo una Memoria per chiedere come atto di compiacenza verso S. M. il Re della Gran Brettagna l’allontanamento della Mission Francese, (a) parlando anche in nome di tutti i Principi coalizzati. Addurrà delle ragioni di utilità per la Repubblica, e d’interesse per tutti essi Principi, atteso che approfittando i Fran- (i) Residente d’Inghilterra in Venezia. (*) Di Monsieur Giacobbi incaricato di affari della Nazione Francese,