343 li, intesi da Persone del Gabinetto in mancanza di positivi propositi, crederò di servire in questo momento alle intenzioni sapientissime di VV* EE., se procurerò di nuovo dimani di approfondare ii sentimento del Sig. Barone diThugut, onde conoscere finalmente quali sieno le idee sal-l’Italia di questa Corte, le quali o vicino, o fontano hanno massimo rap* porto con gli eminenti Pubblici riguardi, e servir possono di norma alle Pubbliche Deliberazioni. Il determinato procedere del General Buo-napar-te anche dopo incaminate le trattazioni dei Preliminari , non può essere forse ignoto a questo Primario Ministro, e se lo è , credo, che il nudo racconto in via Storica de’fatti, massime a maggior rischiaramento della spedizione de’due Deputati a Gratz , deve farmi scoprire certamente qualche cosa. Le prescrizioni di VV. EE. mi comandano di prevenir le impressioni, che il passo dell’Eccellentissimo Senato qui produr potesse , e perciò tengo per sicuro, che verso questo Primario Ministro principalmente convenga , che sinistre non se ne formino anche per opera del General Buona-parte, il quale probabilmente ne’suoi principj ne avrà informato 1’Amba, sciator di Napoli. Lo studio, che mi sono fatto di coltivare le favorevoli disposizioni di questa Corte verso VV» EE. , non che quelle -di questo Primario Ministro , mi apre l’adito presso di lui, onde senza nessun a» spetto di comunicazione Ministeriale gli pervengano nel loro vero lume i fatti: troppo necessario cioè a mio debole parere per rimarcare poi l’impressione, che fanno, onde tirarne una men oscura conseguenza. Mentre mi riservo di spedir per Espresso le successive mie scoperte su questo gravissimo punto, spedisco le presenti addrizzate al Console di Trieste, avvertendo ossequiosamente VV. EE., che sino a che non mi giungano precisi comandi dell’Eccellentissimo Senato, che altrimenti mi ordini , spedirò sempre gli Espressi, e li Pieghi Pubblici per quella via» la quale mi assicura nelle possibili circostanze de’Veneti Stati un più sicuro ricapito a’Pieghi medesimi della Dominante. Il Sig. Ambasciator di Napoli tornò questa mattina dal Campo,, ma io non l’ho ancora veduto, e forse non potrò verificar di essere con lui, come' inaffettatamente cerco, giacché naturalmente in Conferenza a Corte : si suppone, che immediatamente partir debba con l’Arciduchessa Clementina, la quale passa, per quanto si assicura, a Trieste onde imbarcarsi per Napoli. Egli non accompagnerà la Principessa se tìon sino al suo imbarco, dovendo trovarsi alla estesa degli Articoli di Pace, alliqua- Y 4 K