è :ne nel tenermi ragguagliato di quanto va succedendo, mi protesto con stima. Brescia io. Marzo 1797. Francesco Battajà. Non trascurò il N. H. Ottolini di por in esecuzione il suggerì* mento di spedir a Milano, ma insinuò, che il Provveditore medesi« mo ricorresse, come di fatto benché inutilmente fu eseguito. Ciò rileviamo dalla lettera ir. Marzo, eh’è la seguente. Eccellenza. Non ho avuto un istante sin ora per rispondere alla Lettera di V. E. Io faccio quanto posso per prevenire i mali. A momenti partirà per Mi« lano persona adeguata. V. E. in quest’affare ha il merito principale, e le sarà certo da me reso queil’onorc, che lè dovuto. Mi. protesto con stima, e rispetto. Brescia u- Marzo 1797. Francesco Bntsja. Ma ad oggetto, che i Lettori possino più chiaramente comprendere in tutta la sua estenzione l’arcano interessantissimo, di cui trattavano le già trascritte lettere del N. H. Provveditor Estraordinario Francesco Battaja, siami permesso di diciferare un sì oscuro argomen» io con una maggior precisione, e chiarezza. In mezzo alle angustie, che opprimevano l’animo agitato dai continui riscontri d'un vicino rovesciamento di cose, giunse al N. H. Ottolini col mezzo di accre* ditata persona di Milano la certa notizia , che si stasse colà ordinando la gran trama di rivoltare lo Stato Veneto scacciandone i Pubblici Rappresentanti, i quali rinserrati negli angusti confini d’una subordinata autorità, e mancanti di forze, non avrebbero opposta la menoma re« ristenza. Non appena riuscì al Rappresentante di Bergamo dì penetrare l’orrendo Mistero, che con apposita espressa spedizione n’informò gl’Inquisitori di Stato, ricercando ad essi istruzioni sollecite, e robuste. Scrisse contemporaneamente al Provveditor Estraordinario Battaja es* * ponendo le circostanze, che accompagnavano la grande scoperta, ma tacendogli, come si è veduto di sopra, il nome della persona, da cui lo