45 versi a quella parte, si rivoglieva con impet'o, come uomo, che aveva delle commissioni decise. Finalmente alle ore 3. ritornò il Lecchi unito al Tonelli , e Filippini persone della nuova Municipalità, e disse, che era arrivato il momento di partire; ma che era necessario di andar per la porta del Giardino, e girando sotto al Castello ridursi fuori della por* ta di Tor longa, alla quale erano precorsi gli ordini, e che i legni sarebbero stati scortati-. Si partì’dunque colla scorta di due Guardie Francesi, che erano già preparate anticipatamente dal Comandante di esse, ed in compagnia del suddetto Tonelli, e Filippini della Municipalità con le persone addette ai Prowediror Pstraordinario girando per una strada alquanto scoscesa con un picciolo Lanternino si arrivò alla detta porta di Tor longa , ove sortiti si attesero per qualche tempo i Legni. Ridotti nelle vicinanze di Tor longa , primi di sortire , fu sparato un tiro dal Castello per segnale . Arrivati i Legni si partì, e dopo un breve riposo a Desenzano si giun« se a Peschiera, riposando un poco dal Governator Colonnello Carrara, avendo fatta una brevissima visita al Generale Guillaume , • il quale al solito sulle cose di Bergamo e Brescia diceva non saperne nulla. Fuorché' due, tutti gli Uifoiali restarono a Breseia arrestati, o per provedere alle cose loro . Alcuni di essi prima della partenza del Proweditor Estraordinario ebbero dagi’insorgenti delle-larghissime offerte, ma convien dirlo per loro onore ognuno sdegnò di accettare cotali offerte. Il solo Capitan Stua-ri è tuttavia ritenuto a Brescia, e cercano di violentarlo, perchè accetti un posto di Colonnello. I sommi danni da loro con varie misure sofferti e la fedeltà conservata li rendono degni dalla carità dell’Eccellentissimo Senato. Verona 28. Marzo 1797". Giunta la nuova di Brescia al Senató, fu spedita per espresso l’amara notizia al Cav. e Procurator Francesco Pesaro , e lo raggiunse nel suo viaggio, già intrapreso, per abbocarsi col General Brjonaparte» In tanto il Senato stimando opportuno nelle sempre crescenti calami« tà di ravvivare l’esemplare fedeltà, ed il costante attaccamento delle suddite Provincie, spedì una Ducale a’Veneti Rappresentanti, acciò essi si studiassero di destare nelle respettive loro Reggenze quei sen-ti menti di fede, e, di Patriotismo, di cui luminose, ed indubitate jjruo-