63 In seguito egli si fece leggere il rapporto, che aveva in quel momento ricevuto degli avvenimenti di Brescia , il quale con leggera variazione di alcune circostanze corrispondeva a quanto gli avevamo rappresentato, e ci fece pur leggere una carta, per noi osservabilissima, senza data di luogo, e senza alcuna sottoscrizione , con la quale gl’insorgenti ricercano la protezione, e l’appoggio della Repubblica Francese. L’ultimo risultato adunque di due lunghe conferenze fu, ch’egli noti prende parte alcuna nell’ insurrezione di quelle due Città , che 1’ Eccellentissimo Senato può usare tranquillamente di tutti li mezzi , che crede atti a sedarle, purché vengano a lui preventivamente comunicati; che il suo consiglio sarebbe, si attendesse la risposta del Direttorio Esecutivo alla nostra Memoria ; che in tanto potrebbe 1’Eccellentissimo Senato prendere le misure , le quali credesse convenienti ad impedire, che questo spirito di vertigine non si propagasse in altre Provincie; quando pure nello stringere maggiormente li legami d’interesse con la sua Repubblica non si volesse addottare l’espediente, che a lui pareva il più siccuro per por fine a tanta perturbazione. Benché però tali dichiarazioni sleno state da lui più volte ripetute, pure abbiamo creduto opportuno trattandosi di argomento di tanta delicatez-2a di non lasciarle appoggiate alle sole verbali espressioni, che possono facilmente andar soggette ad equivoci, ma di concretarle in una carta, la quale col pretesto di ringraziarlo della cortesia usataci di accordarci una scorta per la sicurezza del nostro ritorno, gli abbiamo diretta in questa sera, e di cui si onoriamo di assoggettare alla Pubblica considerazione la copia. Varj altri argomenti tutti dolentissimi, e sommamente gelosi si agitarono nelle due conferenze predette, fra li quali dobbiamo dare il primo luogo a quello, che venne da noi introdotto per possibilmente raddolcire l’infelicissima condizione de’sudditi, e sollevare, se era mai possibile, 1’ Erario dagl’insopportabili pesi per le somministrazioni alla di lui armata ; li aprimmo la via col dimostrare la nostra fiducia , che essendo ora il di lui Esercito da un seguito di vittorie condotto ad internarsi nella Germania, sarebbe per conseguenza sollevato lo Stato Veneto dall’enorme peso sofferto per oltre dieci Mesi di provvedere in misure eccedentissime » e sommamente arbitrarie alla di lui sussistenza : quindi rammentandogli quinta desolazione avessero per tale oggetto sofferta quasi tutte le nostre Pfo/incie, e quale enjrme dispendio fosse sopra il Pubblico Erario rica- du-