«Si» U i »3>- vastissima, munita, gremita di popolo. Ma era popolo discorde, disunito dalle fazioni, annighittito dal lusso e dai viz.ii, Un pugno di venturieri unanimi, indurati nelle fatiche, pieni di coraggio, confidenti nel valore e nella prudenza dei capi, vince un popolo, spezza i ceppi d Isacco, e col figlio lo rimette sul Irono. Guai a quel popolo, perchè credette potersi difendere diviso qual era, senza possedere quella forza che sprezza i pericoli, quella anne-gazione che antepone a beni materiali il bene grande e vero di un reggimento operoso! Guai a lui, chè pretese assalire non misurando cogli avversarli la forza e la volontà propria ! Vecchio e cieco, ad Isacco venne restituito il trono. Ila nome d’ imperatore, ma il vero sovrano è Alessio. Questi, diffidando dei suoi, paga una parte del prezzo del ricuperalo dominio ai Crociati ; chè per prezzo d’ oro aveano mercanteggiato sé stessi. Mente pusilla, Alessio non trova il modo di saldare la mercede pattuita per allontanare al più presto codesti mercenarii liberatori ; anzi li blandisce colle preghiere, pregandoli a restare ancora, per prezzo, in sua difesa. E questo cresce 1’ odio de’ sudditi, e ne approfitta Alessio Duca, detto il Murzuflo per le grandi sopracciglia che avea. Succede una lotta in Costantinopoli fra Crociati, Greci e Saraceni; nella notte susseguita l’incendio. Alessio, istigato dal Murzuflo, muta siile coi Latini, e li tratta con orgoglio; quindi resta senza ajuto, e cade ucciso dal Murzuflo, che sé corona imperatore. I Latini vogliono credersi offesi ; si preparano ad un secondo assalto, non più soccorritori d’ alcuno, ma per solo vantaggio proprio. Soscri-vono un turpe patto fra loro, pel quale designano, anche prima di ottenere la preda, la divisione fra loro della preda stessa. Patto turpe ; mettere nella bilancia un popolo che non gli avea offesi ; che se era colpevole, non l’era contro di loro ; metterlo nella bilancia e spartirselo come pecora al mercato ! Delle due parti che soscrissero questo contratto di spartizione anticipata di quello che ancor non si possedeva, 1 una, i I‘ rancesi, non avevano la menoma ragione d’ essere offesi dai Greci ; i Veneziani altra ragione non aveano d esserlo in quel momento ; vol. i. 0