148 Deliberazioni del Senato su di ciò ; ma che io credeva , che il fatto di Brescia, Bergamo, e Crema , benché vieppiù dimostrasse aperta l’Opera de’Francesi , doveva ancora supporsi un arbitrio de’Comandanti , e che perciò se ne erano portati i Reclami al Direttorio per la conveniente soddisfazione, e ripartW^m L'1 smarrì ni otsMinsv ii^ stó stereo kxiuJ Sorrise così un poco il Baron di Thugut, poi voltatosi a me , mi disse in tali termini. Ella vedrà, che il Direttòria darà buone risposte , disapproverà il fatto forse, ma sull' esempio del Ducato di Cleves , vorrà por la mano nelle Venete Provincie di là dal Mincio , e la Sovranità dell' Eccel' lentissimo Senato sarà sempre più lesa : io sono sicuro nella Saviezza della Repubblica, che non darà orecchio alle seducenti parole del Direttorio, e del Buon.iparte ; come non l' ha fatto, mesi sono, e per quel che io credo, nem» meno poco tempo fa. 0h \ se li Bresciani , e Bergamaschi si unissero ai nostri , allora potrebbe esser certa la Casa d' Austria di por fine alla guerra con una Pace ragionevole. E qui mostrando la facilità di chiuder il passo verso il Tirolo, soggiunse: in verità, che da quella parte stà in mino del Senato il ridur all' estremità i Francesi. Lasciando io cadere il discorso , Egli presomi per la tnano mi disse: Ella, m imagino , non avrà commissioni su di ciò , ma in tanto le dico in via di riflesso, che il movimento delle Popolazioni Venete , sostenuto che sia dal Senato , può impedire una alterazione all antico sistema d'Italia ; puà tener in soggezione la Spagna , che ha delle idee pel Duca di Parma , e il Re di Sardegna , che vorrebbe aver di più in Itali* . Allora fingendomi come nuovo intorno alli Progetti della Spagna, e della Sardegna, mi feci a chiederli , se credeva, che potessero aver effetto le idee delle due Corti ; e palesai una qualche inquietudine , che gli Stati Veneti potessero essere privi del bene di avere per confinante S. M. l'Imperatore T della di cui amicizia, e buona vicinanza avevamo tante prove. A ciò mi rispose . Le intenzioni dell' imperatore sono , che per nessun motivo venga alterato il sistema , che v’ era in Lombardia avanti l'entrata de' Francesi in Italia. Per quanto potrà certo /’ Imperatore non darà mai mano alli Progetti delle due Potenze ; e certo poi io spero, che non riusciranno, Signor Ambascialo? , l interesse della Casa d'Austria , e della Repubblica in adesso sono conformi : io non voglio nessuna risposta su di ciò , mi apro solamente per vìa di riflesso ; e non è il Ministro degli Affari Esteri , che le parla. Entrato poi subito nelle nuove del giorno, di ¡k a poco con le più cor tesi frasi avi disse liberamente , che avendo, molti affari , e spedizioni a. -aG fa»