48 re altrove non poteva la navali sue forze. Si avanzavi in tanto a gran passi la Francese Rivoluzione, e divenivano veramente formidabili gli sforzi del Giacobinismo, che col mezzo de’suoi Emissarj minacciava di dilatarsi al di fuori, e si prevedevano vicini i minacciati progressi. Con Dispaccio del giorno 4. Settembre dello stesso anno venne dal K. Pisani informato il Tribunale degl’Inquisitori di Stato degli orrendi avvenimenti del giorno IO, Agosto. Ragguagliava adunque quel Cittadino Ambasciatore; che unitosi il Partito costituzionale a’Rea-Setteirb.listi, Monarchisti, alla Fajette, al Re, ed alla Regina contro il par-I7P,4- tito de’Giacobini, credette d’essere forte abbastanza per sostenere l’urto, il cui segnale era il Decreto contro la Fajette, e la sospen* zione del Re - ma che ribellatasi la Giandarmeria, e gran parte delle Pattuglie, abbandonato dal Re il Palazzo, e la Guardia Nazionale fedele, non restarono, che gli Svizzeri, che rimasero vittima de’ Giacobini, che sconsigliato il Re dalla Regina , e dal Lacroix di portarsi all’ Assemblea, volle non pertanto andarvi ec. Questi progressi infatti del Giacobinismo fecero tal sensazione nella Corte di Napoli ■ che ben presto conobbe il devastatore torrente, che minacciava l’Italia, se questa a tempo non preparavasi alla difesa e concepì perciò l’utile idea di formar una Lega Italica neutrale difensiva.. Questa doveva stringersi tra i Re di Sardegna, e di Napoli, e la Repubblica di Venezia, come principali contraenti, invitando poi ad accedervi gli altri minori Principi e Stati d’Italia. Un affare di tanta rilevanza esigeva segretezza, e perciò il Veneto Residente a Napoli Circospetto Gio: Andrea Fontana diresse i suoi Dispaccj al Tribunale degl’inquisitori di Stato. Non tardarono questi col solito metodo dellz Comunicate di trasmetterli a’Savj, acciò da essi informato il Senato prendesse quella deliberazione, che degna fosse della sua maturità, e della provata sua sapienza. Ma occultato fu allora al Senato un affare così rilevante, e posti furono i suddetti Dispacci nella Fil%a delle Comunicate non lette in Senato. L’integrità della nostra Storia, e l’importanza dell’argomento dimandano; che noi