3°S trattare? Pur troppo egli è tafe, e che sia premeditato Io pruovan fé voci del Beaupoii, riferite dall’ Eccellentissimi Rappresentanti di Verona nella loro Lettera da Padova corrente, che abbiamo ricevuta oggi col» F inchinate Ducali dello stesso giorno. Perdonino VV. EE. , non possiamo occultare il senso, che ci deriva dalla serie di questo terribile affare. La Francia, dominata dall’opinione, che- inspira agevolmente la fisica , e po» litica situazione di una Potenza, come la Repubblica , Padrona di ricco Stato , conveniente commercio, e molta privata, richezza, fece sin da principio di sua Rivoluzione coltivar la Repubblica siessa, e forse divisare de’disegni di comun interesse sopra di lei. Il medesimo sentimento 1* allontanò.sul principio di sua irruzione in Italia dal tentar l’uso delle Piazze, e le sussistenze gratuite. II Governo, che largheggiò l’uno e 1‘ altre verso di lei, la lasciò in equivoco della forza della Repubblica: sicché mentre da un canto usò, ed abusò delle facilità, che trovò aperte, dall’ altro la chiamò ad una Alleanza difensiva in Ispagna, a Costantinopoli , e col Memorial Lallement 18. Settembre. Carta- osservabilissima, perchè minaccia in caso di rifiuto quel, che per appunto oggi succede. Siccome probabilmente'l'oggetto coltivato dalla Francia non si estendeva oltre alla barriera , che dalla Repubblica credevasi potesse farsi al Turco dall’-invasion della Russia in Morea , ed alle Repubbliche Italiane da-quella di Casa, d’Austria, ancora a Gorizia al fin del mese scor<* so, malgrado i rifiuti, e le-cause spiegate ne’medesimi, propose il Buo-oaparte l’unione in vista ancora della possibile sua ritirata, se la fortuna non l’avesse assistito contro il Principe Carlo.. Disfattosi ora di questo., eccolo Padrone delie sue forze, in grado di trar dagli Stati della Repubblica, configurata a. suo modo il partito, che voleva trar da essa, quando aveva maggior opinione delle sua forze; e cessa l’impegno degli Star ti, che aveva egli offerto di reintegrarle ; e perciò la trattazione sarebbe stata agevole a Gorizia, ora assolutamente impossibile. Egli ce lo disse apertamente, e: la serie delle cose corse fatalmente lo mostra senza er quivoco. Mèrcordì prima di partir da Gratz ci pervenne l’ossequiata Ducale 2r. corrente col ragguaglio de’progressivi torbidi di Verona, e dell’altro ingrato emergente, accaduto al Lido; ci saressimo fermati, per darvi esecuzione , quando non fossimo stati replicatamente congedati dal Cornane dante, qnando egli non fosse passato quel giorno a Bruch, e quando fi.» talmente n<*n dovesse esso passar tra pochi giorni a Treviso. Se ci ferr* ma«-